“Per Unione Italiana Vini e per tutto il comparto vitivinicolo del nostro Paese continuare ad avere un rappresentante come Domenico Zonin in un ruolo di prestigio all’interno del CEEV è un fatto estremamente positivo e motivo di orgoglio. Siamo certi che continuerà a dare il suo prezioso contributo all’associazione, come ha già dimostrato nei precedenti due mandati con grande competenza e passione, nel perseguire gli obiettivi prefissati dal presidente Jean-Marie Barillère e dal gruppo dirigente che lo supporta. UIV non farà mancare il proprio sostegno. Anche per i prossimi tre anni, collaboreremo con il Comité Européen del Entreprises Vins per tutelare il vino italiano ed europeo in tutte le sedi istituzionali”.
Con queste parole Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, accoglie la rielezione di Domenico Zonin alla vicepresidenza del Comité Européen des Entreprises Vins (CEEV). Il consigliere di UIV, già presidente della Confederazione, si appresta ad entrare in carica per il suo terzo mandato al fianco del presidente Jean-Marie Barillère e del vicepresidente George Sandeman, anche loro confermati dall’Assemblea Generale del CEEV.
“Sono molto grato ai membri del Comité Européen des Entreprises Vins per la loro rinnovata fiducia – commenta Jean-Marie Barillère, presidente del CEEV. Il nostro settore affronterà alcune sfide decisive nei prossimi tre anni e non vedo l’ora occuparmene insieme a i membri del CEEV”.
“Nei prossimi tre anni – spiega Domenico Zonin – lavoreremo per consolidare e rafforzare il ruolo del Comité Vins a tutela dell’interesse delle aziende vinicole europee. L’obiettivo principale di questo mandato è avviare una strategia di comunicazione, concordata con l’Assemblea Generale, per difendere l’immagine del vino e dei territori del vino. Questa è la sfida più delicata e deve essere affrontata, sia a livello europeo che nazionale, con una coalizione molto larga di alleati. Tutto questo deve andare di pari passo con un’agenda commerciale ambiziosa, la riforma della PAC, la risoluzione dei nodi della Brexit e la sostenibilità economica e ambientale del settore, istanze che dovrebbero rimanere al centro dell’azione dell’associazione anche nel prossimo triennio. Infine – conclude Domenico Zonin – credo fortemente anche nel rilancio del progetto del ‘Club of CEOs’, che consentirebbe al CEEV di coinvolgere i rappresentanti delle aziende, i quali potranno dare un prezioso aiuto al Comitato stesso nel guardare ad obiettivi di lungo termine. In questo senso, in un mercato sempre più globale, è fondamentale rafforzare il dialogo con tutti i principali Paesi produttori, in quanto gli interessi che uniscono l’industria vitivinicola sono più rilevanti rispetto a quelli che tenderebbero a dividerla”.