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Ven. Dic 27th, 2024

Veneto e Campania uniti dalla Falanghina, lo storico vino dei sanniti prodotto nel distretto dei 24 Comuni beneventani che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento da Recevin (European Network of Wine Cities), la rete delle 800 Città del Vino presenti in 11 Paesi europei.
In occasione della 53esima edizione di Vinitaly, la più importante fiera italiana dedicata alla vitivinicoltura, il ministro Luigi Di Maio, il governatore del Veneto, Luca Zaia, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ed il sottosegretario del Mipaaft, Alessandra Pesce, hanno brindato a Sannio Falanghina, la nuova capitale europea del vino, insieme alla delegazione del distretto beneventano.

“Il riconoscimento a Sannio Falanghina – afferma il sottosegretario Pesce – è la testimonianza dell’impegno e dei risultati ottenuti dal distretto sannita, che è riuscito a mettere a sistema e a sostenere una filiera integrata, in grado di esprimere le eccellenze del territorio in termini di prodotto, di paesaggio e di turismo. Valori che rappresentano un nuovo volano per lo sviluppo sostenibile. Puntiamo sul Sannio e sulle potenzialità del sud con un’azione completa di valorizzazione del made in Italy su scala nazionale ed internazionale”.

A Verona, dunque, riflettori accesi sul progetto “BioWine” (Biological wine innovative environment) per il trasferimento di buone pratiche per la tutela dell’ambiente in viticoltura, asset portante e fondante del dossier inviato a Bruxelles a supporto della candidatura, e sull’immenso patrimonio enologico del distretto Sannio Falanghina che si propone di definire ed applicare uno statuto del Paesaggio rurale.

“E’ un momento molto importante per l’intera provincia beneventana e per il sud – precisa l’onorevole Pasquale Maglione, membro della commissione Agricoltura alla Camera – ed è un riconoscimento alla capacità del territorio di unirsi in un distretto e promuovere un vino di qualità. Un progetto ambizioso, sostenuto dal Mipaaft e da tutte le forze politiche, che non può concludersi nel 2019 con la capitale europea del vino ma che deve continuare, puntando sulla programmazione pluriennale e sulla visione strategica del territorio”.

Una opportunità straordinaria per valorizzare il comparto regionale – considerato che il Sannio, da solo, rappresenta il 50% della produzione di vino campano – e per promuovere i numerosi progetti di Sannio Falanghina, dedicati a sostenibilità, urbanistica, paesaggi del vino ed innovazione in agricoltura.

“La Regione Campania – spiega il presidente Vincenzo De Luca – curerà la Città europea del Vino 2019 come un prete all’altare. Questa edizione del Vinitaly la possiamo dedicare, e siamo tutti quanti orgogliosi e felici, a Sannio Falanghina. È un motivo di onore per tutti noi ed è un lancio ulteriore per le produzioni della Campania sul piano nazionale ed internazionale”.

Nel corso di Vinitaly, il progetto Sannio Falanghina “Città europea del Vino 2019” è stato presentato nello spazio espositivo della Regione Campania (oltre 5.000 metri quadri, nel padiglione B, impreziosito dal logo dedicato a Sannio Falanghina da Mimmo Paladino, a testimonianza del legame che lega l’artista al suo territorio), nel padiglione del Ministero delle Politiche agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo (padiglione MIPAAFT) e nell’area dell’associazione dei Comuni “Città del Vino” (padiglione 8, stand G7).

“Grazie al Mipaaft e al consorzio di tutela Sannio DOP – commenta Erasmo Mortaruolo, vice presidente commissione Agricoltura e delegato del presidente della Regione Campania per Sannio Falanghina – oggi celebriamo un momento importante per il Sannio e per le nostre cantine. Questo progetto rappresenta solo la base per valorizzare l’intero territorio e definire una strategia comune, puntando su innovazione, sostenibilità, rinnovamento generazionale e formazione in agricoltura. Il settore vitivinicolo sannita, per quantità e qualità, è il punto di riferimento in Campania ma ora dobbiamo fare tutti insieme uno sforzo in più: il vino deve essere la punta di diamante del Sannio e su questo valore dobbiamo agganciare l’economia beneventana”.

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