JustEat, società che offre servizi di consegna di cibo a domicilio, ha chiuso il primo trimestre con un fatturato di 227,9 milioni di sterline, il 28% in più anno su anno. Aumenta anche il numero degli ordini, del 21% a 61,4 milioni. Il titolo della società è però in calo del 4,7%. Colpa di un forte rallentamento sul mercato principale di JustEat, quello britannico: fatturato a 31,9 milioni di sterline, con un incremento del 7,4%. La frenata, ha spiegato la società, è dovuta a “tre fattori”: un problema di integrazione (in corso) con l’acquisita Hungryhouse, la maggiore concorrenza e il meteo.
Secondo JustEat un “febbraio insolitamente caldo” avrebbe spinto i britannici a uscire di più e quindi a ordinare meno a domicilio. Al di là delle temperature, tra i tre fattori quello più impattante sembra essere la concorrenza. Nel resto d’Europa, i grandi servizi di consegna (Delivery Hero e Foodora, Deliveroo, Takeaway, Glovo) si sono in parte “divisi” le aree di influenza. Ma la Gran Bretagna resta un mercato particolarmente appetibile, tanto da vedere l’ascesa di Deliveroo e quella di Uber Eats.
Nonostante il rallentamento, JustEat ha comunque mantenuto intatte le stime per fine anno: fatturato tra 1 e 1,1 miliardi di sterline. Merito soprattutto della crescita internazionale: fuori dal Regno Unito, gli ordini sono cresciuti del 40% (quindi a un ritmo doppio rispetto al dato complessivo), “sostenuti dalla buona crescita in Canada, Svizzera, Irlanda e Italia”. (fonte Agi)