Uno dei simboli del lifestyle italiano è sicuramente il bar. In città, come nei paesi di provincia, è il luogo di ritrovo per eccellenza ma anche un modello di impresa che va da nord a sud dello stivale. Proprio nel bar gestito dalla madre è cresciuto Sandro Albanese, oggi consulente marketing nel settore food: «Ho iniziato il mio percorso nella vendita del caffè alla fine del 1999, quando ho aperto una piccola torrefazione». Da allora però molte cose sono cambiate, la crisi economica ha colpito i consumi e di conseguenza anche i bar hanno sofferto. Una difficoltà per molti, ma anche un’opportunità: Albanese ne ha approfittato per approfondire, studiare e capire le motivazioni di quanto stava accadendo. «Ho seguito corsi di marketing, di gestione aziendale, corsi di comunicazione per poter trasferire queste conoscenze ai miei clienti. Oggi sono un consulente marketing prestato alla vendita». Secondo i dati FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) del 2018 ci sono 149.154 bar in attività in tutta Italia, con un volume di affari di 18 miliardi di euro. I locali sono concentrati principalmente in Lombardia (16,9%), Lazio (10,4%), Campania (9,6%), Veneto (8,4%) e Piemonte (7,2%). Se andiamo a guardare però quanti bar hanno avviato e quanti hanno cessato le attività, le notizie sono tutt’altro che positive: nel 2017 si riscontrano 6.335 imprese iscritte e 11.979 imprese cessate, con un saldo negativo di 5.644 imprese. Perché sono poche le imprese che resistono?
Secondo Sandro Albanese è la qualità dell’offerta a scarseggiare: «Raggiungere gli obiettivi e i risultati sperati non è facile, molti imprenditori non hanno i rudimenti di base per poter sviluppare il proprio lavoro». Albanese, nel suo ruolo di consulente marketing, elabora strategie commerciali ad hoc per i propri clienti, non solo titolari di bar, ma anche di bistrot, pasticcerie, ristoranti e altre attività commerciali nel settore food. «Oggi i bar che basano la propria economia solo sulla caffetteria, non sono più finanziariamente sostenibili. Gli imprenditori che vogliono aprire un’attività e soprattutto rimanere in questo settore, devono pensare che la propria attività deve lavorare tutto il giorno, non limitarsi alle colazioni mattutine» spiega. Quindi per avere un’attività di successo è fondamentale ampliare l’offerta dei prodotti e dei servizi, migliorare la qualità delle materie prime, ma anche la presentazione dei propri prodotti. Un ottimo imprenditore è sempre aggiornato sulle tendenze del mercato e sa perfettamente cosa vuole il consumatore. (fonte Ansa)