Settembre è il mese del Rural Festival. Sabato 7 e domenica 8 all’Agricola Rosa dell’Angelo, a Rivalta di Lesignano De’ Bagni (Parma), torna la grande festa all’aria aperta dedicata alla biodiversità agricola. E’ qui che infatti che da sei anni si danno appuntamento a fine estate agricoltori e allevatori custodi di Emilia Romagna, Toscana e, dallo scorso anno, anche della Liguria impegnati nel recupero e salvaguardia di razze animali e varietà vegetali ormai rare.
Siamo nel cuore della Food Valley parmense, in un territorio collinare fatto di verde, boschi di querce, calanchi e vulcanelli di fango eletto a riserva MaB Unesco. Una due giorni imperdibile per grandi e piccini per toccare con mano questo grande patrimonio rurale dell’Appennino Tosco Emiliano, offerto da chi ogni giorno con fatica ma anche con grande passione, ci permette di riscoprire sapori autentici. Si tratta di piccole realtà che hanno scelto di produrre meno e meglio, rispettando i ritmi della natura, per salvare e valorizzare le tante identità territoriali in nome della biodiversità, nell’ottica di scelte consapevoli per noi e per l’ambiente.
Questo il motto di chi aderisce al progetto Rural: “tornare indietro per andare avanti e guardare al futuro”.
Una quarantina i produttori che parteciperanno – alcuni per la prima volta – con materie prime e prodotti di biodiversità come prosciutto di maiale Nero, arrosticini di pecora Cornigliese, carne fresca di Cinta Senese, pane di grano del Miracolo e Marocca di Casola, polenta Formenton Ottofile Garfagnana, testaroli della Lunigiana con farro, passata dell’antico pomodoro Riccio di Parma, pasta fresca emiliana con uova di gallina Romagnola, Tortél Dóls con mostarda, torta di patata Quarantina Bianca, vegetali della Piana di Albenga, cipolla Borettana, fagioli Zolfino al coccio, erbe spontanee, olio di Olivastra Seggianese, latte fresco di asina, formaggi unici di razze bovine e ovine, marmellata di prugna Zucchella, caffè di orzo Leonessa, miele biologico, Sidro di mele di montagna, uve e vini da rari e antichi vitigni e tanto altro. Una mostra-mercato ma soprattutto un’esperienza diretta unica di cultura gastronomica negli spazi della riserva naturale del parco Barboj, dove uomo e natura convivono naturalmente.
Non mancheranno razze animali antiche, tanto amate dai bambini: dal maiale Nero alla pecora Cornigliese, dall’asino Romagnolo al cavallo Bardigiano, dai vitelli di bovina Grigia d’Appennino alla gallina Romagnola, dalle oche e anatre Romagnole al tacchino di Parma e Piacenza.
Tutt’attorno cultivar di varietà rare, messe a dimora per arricchire il patrimonio vegetale già presente, come la vigna-catalogo di antichi vitigni del territorio e una ricca esposizione di pomodori, su tutti il Riccio di Parma, dal sapore dolce e delicato, passando per i gelsi, fino agli ulivi, “figli” di quello secolare di Mulazzano.
Il Festival ospiterà anche i protagonisti della campagna rurale: modelli di trattori d’epoca Landini e Lamborghini prodotti tra gli anni Trenta e Cinquanta sapientemente restaurati, che verranno messi in moto da esperti motoristi per la gioia dei più piccoli ma anche di adulti appassionati.
Gli ingredienti per trascorrere due giorni festosi nel segno della biodiversità agricola e della convivialità, passeggiando e perdendosi tra i grandi spazi del parco protetto, ci sono tutti. Appuntamento quindi, anche in caso di maltempo (i banchi espositivi e tante postazioni sono al coperto) per il weekend dell’7 e 8 settembre per incontrare volti, storie e prodotti protagonisti del progetto Rural. Ingresso gratuito.
Inoltre se nel centro storico di Parma il Rural Market è ormai l’indirizzo dove trovare tutto l’anno questi prodotti unici, seguendo il ritmo delle stagioni, anche la Toscana oggi ha un suo nuovo punto di riferimento per i prodotti di biodiversità agricola: è il Rural Market di Radda in Chianti (Siena). Aperto ogni weekend fino a ottobre è ricavato da una ex officina meccanica recuperata nel centro del paese.