Breaking
Mar. Dic 24th, 2024

Quello della carne finta, o meglio delle alternative vegetali alla carne, è un mercato che sta conoscendo una grande espansione negli ultimi tempi, e negli Stati Uniti comincia a farsi affollato. Gli ultimi big del settore alimentare che hanno deciso di cavalcare l’onda vegetariana sono la società Hormel Foods, fondata nel 1891 e originariamente specializzata nel commercio di carni di ogni tipo, e il colosso dei cereali Kellogg, che ha deciso di diversificare al massimo la sua offerta tramite alcune aziende rilevate negli anni.

In un comunicato stampa del 4 settembre, Kellogg annuncia il lancio della sua linea Incogmeato, che sarà prodotta e commercializzata dalla controllata MorningStar Farms, che già oggi distribuisce circa 90 milioni di libbre di proteine vegetali negli Stati Uniti. Con la nuova linea di carne finta, ovvero prodotti a base vegetale che abbiano però lo stesso gusto e la stessa consistenza di quelli animali, la società punta ad attrarre i curiosi e i clienti carnivori disposti a provare delle alternative ai classici hamburger di manzo.

Anche Hormel Foods, nelle stesse ore, ha annunciato il lancio la sua linea Happy Little Plants, ovvero prodotti fatti interamente da proteine vegetali, soia non ogm e completamente senza glutine. Hormel ha già iniziato a commercializzare i suoi prodotti in alcuni ristoranti e punti vendita selezionati, mentre per una commercializzazione all’ingrosso nei supermercati americani si dovrà aspettare i prossimi mesi per entrambe le aziende.

Con questa mossa, Hormel e Kellogg entreranno in diretta competizione con due attuali giganti della carne finta come Beyond Meat e Impossible Foods, che al momento dominano il mercato, avendo ultimamente stretto accordi per la distribuzione con tutte le principali catene di fast food, da Burger King a Kentucky Fried Chicken, fino a Subway.

Nel complesso, secondo le stime di Barclays riportate da Cnbc, nei prossimi anni il settore della carne vegetale potrebbe arrivare a valere oltre 140 miliardi di dollari. Valutate rispettivamente 22,9 miliardi di dollari Hormel e 21,7 miliardi Kellogg, le due new entry fanno comunque il loro ingresso nel settore con una posizione di tutto rispetto. (Fonte Wired)

Related Post