– Il mondo è pieno di confini, ma esiste un posto in cui è facile e piacevole superarli: la tavola. Quando il mondo segue la testa, infatti, si divide. Mentre quando ascoltiamo la pancia ci avviciniamo.
Coca-Cola invita a ritrovare il gusto di un mondo senza confini, abbattendo le distanze con un nuovo piatto, simbolo dell’incontro di due culture che si fondono a tavola. Sotto la guida di Simone Rugiati, chef con una grande passione per i viaggi e per i sapori esotici, i cuochi di due ristoranti – uno cinese e uno italiano – della città di Napoli hanno lavorato assieme per dare vita a un piatto inedito e sorprendente: il Wok ‘e press, un morbido panzerotto ripieno di spaghetti di riso. Una fusione di cucina italiana e cinese, scelte come emblema di poli opposti del gusto che si uniscono.
“La cucina fonde spesso diverse culture e in questo caso dalla mediazione è nato un piatto dal cuore orientale e dal rivestimento napoletano. – afferma Simone Rugiati – Davanti ai fornelli ciò che conta è la passione per il cibo e la volontà di venirsi incontro, così le differenze diventano ingredienti creativi”.
Lontano dall’essere una semplice ricetta, il Wok ‘e press diventa uno strumento delizioso con cui azzerare le distanze e aiutare le persone a creare relazioni, perché non c’è niente che unisce di più che mangiare insieme. Un tema condiviso da Coca-Cola attraverso la campagna “Ritroviamo il gusto di un mondo senza confini”, attualmente in corso online e offline, che mostra appunto quanto cibi e ricette siano in grado di diffondersi senza badare alle frontiere: kebab, cucina cinese e pizza girano il mondo da sempre e nessuno li ha mai fermati, sono anzi apprezzati a ogni latitudine.
“Da sempre Coca-Cola unisce le persone con il suo gusto unico e con questa campagna vogliamo invitare tutti a ritrovare il piacere di un mondo senza confini” – commenta Giuliana Mantovano, Direttore Marketing Coca-Cola Italia – “Abbiamo così deciso di provare ad abbattere davvero questi confini e dimostrare che semplicemente mangiando insieme si possono conciliare i gusti e le differenze culturali”.