Un uomo che tira un pugno a una donna per avergli dato un hamburger “taroccato”. Con quest’immagine disegnata come se fosse un fumetto, la nota marca alimentare belga “Bicky” ha promosso i suoi panini. L’idea era quella di far sorridere i clienti. Nella realtà, invece, la campagna pubblicitaria non ha fatto altro che indignare il mondo della politica e suscitare centinaia di commenti negativi sui social. Lo riporta The Brussels Time.
Per cercare di riparare all’accaduto i responsabili della comunicazione della società hanno emesso un comunicato in cui hanno provato a ironizzare, trattando la vicenda come una simpatica provocazione. L’azienda ha sostenuto di non voler “assolutamente promuovere la violenza contro le donne” e in risposta alle critiche ha dichiarato che quella “non era l’intenzione del post. Il principio è che la vendita di falsi Bicky’s non va fatta! Siate realisti, preservate la pace e non picchiate nessuno! Vogliamo la pace nel mondo e il vero Bicky è al potere”.
Anche il comunicato, però, come la stessa campagna pubblicitaria, non ha avuto l’effetto sperato. Ironizzando sulla situazione, la società, secondo i critici, ha fatto intendere di considerare la violenza sulle donne come elemento di cui sorridere. Per questo motivo, Nawal Ben Hamou, segretaria di Stato della Regione Bruxelles, incaricata di presidiare il tema dell’uguaglianza di genere, ha bollato la campagna come “nauseabonda e totalmente irresponsabile” e ha deciso di rivolgersi al Giurì dell’etica pubblicitaria.
La campagna per il momento è scomparsa dalle pagine social dell’azienda e, al suo posto, è apparso un post di scuse. Il leader socialista belga Paul Magnette ha annunciato che “non mangerà mai più un hamburger Bicky in vita sua”. Dal canto suo, il senior channel manager di Bicky, Tom Stevens, ha tentato una debole difesa, ma senza grandi risultati. La società aveva già fatto scalpore in passato, quando nel 2016 in un’altra pubblicità aveva ironizzato sull’Alzheimer. (Fonte HuffPost)