Alta cucina e alta sommellerie, nel segno della grande professionalità italiana nella ristorazione: ASPI – Associazione della Sommellerie Professionale Italiana, unico membro italiano di ASI – Association de la Sommellerie Internationale, sigla la partnership con VIVA, il nuovo progetto di ristorazione firmato dalla chef stellata Viviana Varese, recentemente inaugurato negli spazi di Eataly Smeraldo, a Milano.
Un progetto che, accanto alla cucina della padrona di casa, fatta di colore, etica, gioia, divertimento e socialità, si arricchirà di un calendario di appuntamenti dal sapore internazionale: con “INCredible VIVA”, la stellata Viviana Varese e l’editrice e nota globetrotter Anna Morelli riuniranno alcuni degli chef più prestigiosi di tutto il mondo in un percorso esperienziale, e non solo culinario, sotto il segno dell’inclusione e della condivisione. Un viaggio in 8 tappe per raccontare, con cene spettacolari e in un clima conviviale, 8 storie di cibo da tutto il pianeta.
E, accanto ai piatti degli chef ospiti, i calici dei vini selezionati in abbinamento da Giuseppe Vaccarini, già Miglior Sommelier del Mondo A.S.I. e Presidente dell’Associazione della Sommellerie Professionale Italiana.
«Passione, professionalità, etica, qualità, innovazione: sono numerosi i valori che ASPI condivide con VIVA. Per questo è un onore e un piacere avviare la collaborazione con una chef del calibro di Viviana Varese, soprattutto su un progetto dal respiro internazionale così ampio – ha commentato il Presidente ASPI Giuseppe Vaccarini. L’arte della sommellerie si evolve e si arricchisce con i cambiamenti e le innovazioni delle grandi cucine di tutto il mondo e non vediamo l’ora di contribuire a questo meraviglioso racconto di storie di cibo con Viviana e gli chef ospiti di INCredible VIVA».
«Sono sempre stata persuasa dell’importanza di una “cucina plurale”, in cui potessero confluire storie diverse, di persone, di chef – ha dichiarato la chef Viviana Varese. È per questo che nasce VIVA: per rispondere ad un’unica passione e dare voce alle storie che il cibo, meglio di molto altro, sa e può raccontare».