“Plaudiamo all’interrogazione parlamentare dell’ex Ministro Centinaio sul ‘Made in Italy nato per far concorrenza al made in Italy DOP’, vicenda contro cui lo scrivente Consorzio da tempo si batte. È un inganno clamoroso ai danni, in primis, dei consumatori e poi dei produttori italiani DOP, su cui il ministro Bellanova si è già positivamente espresso”.
Con queste parole Stefano Berni, direttore generale Consorzio Tutela Grana Padano, commenta l’intenzione da parte dell’ex Ministro Centinaio di fare un’interrogazione parlamentare al ministro Bellanova perché chiarisca come sia possibile si verifichino fenomeni di Italian sounding proprio in Italia.
“Chiediamo al proposito una ferma presa di posizione del Governo e di tutto il Parlamento a favore delle eccellenze italiane – continua Berni –. È possibile correre ai ripari con alcune semplici disposizioni normative:
1. Vietare le scimmiottature dei prodotti DOP nel packaging, nei nomi e nelle tipologie di pezzature visto che i “copioni” nascono per confondersi con i DOP;
2. Distinguere nella GDO i similari dai prodotti DOP, separandoli nettamente e indicando con chiarezza lo scaffale dei DOP e quello dai generici;
3. Indicare nei menù della ristorazione gli ingredienti usati nelle cucine, dal momento che nella ristorazione a scontrino medio basso, cioè quella che fa volumi rilevanti, i similari superano i DOP, all’insaputa dei consumatori.
Lealtà, trasparenza e informazione – conclude Stefano Berni – sono requisiti pretesi dai consumatori e dai produttori di DOP e IGP. È compito della politica garantirli”.