Cena della Vigilia o pranzo del 25? Qualunque sia la tradizione seguita per i festeggiamenti, una cosa è certa: da Nord a Sud, non c’è Natale senza tavola imbandita. Lo conferma Supermercato24 – il marketplace italiano della spesa online con consegna in giornata, anche entro un’ora – che ha rilevato come ben l’11,5% della spesa fatta dagli italiani nel corso dell’anno si concentri nelle tre settimane di dicembre precedenti al Natale.
In Italia il bicchiere è sempre mezzo pieno
C’è chi osserva un menù “di magro”, chi si concede insaccati a volontà, chi opta per zuppe saporite o finger food: indipendentemente dalle portate che sfilano in sala da pranzo, un punto accomuna le abbuffate nello Stivale. Non (solo) il proposito di tagliare le calorie dopo le feste, ma il tintinnio di bicchieri che fa da colonna sonora a ogni scorpacciata. Come svela Supermercato24, in vista di Natale la categoria di prodotto più acquistata dagli italiani è proprio quella che comprende acqua, bibite e alcolici e che, da sola, costituisce ben il 12,54% della spesa effettuata online a dicembre. In particolare, gli italiani fanno scorta di minerale, ma non solo: durante le feste i calici traboccano anche di bibite alla cola e birra, per accontentare sia gli astemi sia chi preferisce sorseggiare qualcosa di più forte.
Il menù delle feste: formaggi confezionati, prosciutto crudo, banane e pollo
Nel Belpaese sulla lista della spesa natalizia spiccano al secondo posto formaggi e salumi (11,84%), perfetti sia come “apripista” di pranzi e cene che come ingredienti di elaborate prelibatezze. I prodotti caseari che proprio non possono mancare nel carrello degli italiani sono le fettine confezionate di formaggio a pasta fusa, la mozzarella, il grana grattugiato e lo stracchino, mentre il re degli affettati è il prosciutto crudo, seguito dal cotto.
Tra un peccato di gola e l’altro, sulla tavola di Natale degli italiani trovano spazio anche prodotti “healthy” come frutta e verdura fresche (10,39%). Supermercato24 spiega che nel carrello finiscono soprattutto banane, clementine e zucchine, ma non mancano nemmeno limoni, carote e finocchi: via libera quindi a colorati contorni e profumati fine-pasto.
Appena fuori dal podio delle categorie di prodotto più acquistate in vista di Natale compaiono carne e pesce, che insieme costituiscono l’8,9% della spesa totale effettuata a dicembre. I dati di Supermercato24 rivelano che durante le feste a tavola gli italiani preferiscono le pietanze di terra a quelle di mare: il pollo a fette domina la vetta delle carni più amate, seguito da wurstel e hamburger di tacchino.
Torino, Milano, Roma e Verona: le “fab four” della spesa natalizia
In fatto di abbuffate natalizie tutto il mondo è paese, ma c’è chi spicca tra la folla. A Torino non si bada a spese per imbandire la tavola delle feste: Supermercato24 rivela che è proprio il capoluogo piemontese la città italiana in cui si spende di più per riempire il carrello in vista del periodo natalizio. Oltre ai tipici agnolotti o al goloso vitello tonnato, che cosa non può mancare sulla tavola dei torinesi? In termini di categorie di prodotto più vendute a dicembre, all’ombra della Mole le prime due posizioni si invertono rispetto alla classifica nazionale: sul gradino più alto del podio salgono infatti formaggi e salumi (12,4%), quasi a pari merito con acqua, bibite e alcolici (12%).
Vicecapolista tra le città in cui si spende di più per Natale è Milano, dove si comprano soprattutto acqua, bibite e alcolici (14,6%), oltre a formaggi e salumi (11%). Nel capoluogo meneghino sembra che il menù sia meno healthy rispetto al resto dell’anno e che eventuali sensi di colpa vengano rinviati a gennaio: nel mese di dicembre si registra, infatti, una flessione negli acquisti di frutta e verdura rispetto ai mesi precedenti.
Roma chiude il podio delle città più spendaccione a Natale: come a Torino, nella capitale gli acquisti si concentrano soprattutto su formaggi e salumi (13%) ma frutta e verdura (12,4%) scalzano le bevande (11%) dalla seconda posizione.
Anche a Verona la spesa natalizia è una faccenda non solo seria, ma anche “dolce”, come svela Supermercato24. La romantica città veneta non solo conquista il quarto posto delle province in cui si spende di più ma, rispetto agli altri capoluoghi, nella top 3 delle categorie di prodotto più vendute a dicembre annovera anche i dolci: dopo bibite (12,8%) e l’accoppiata formaggi e salumi (10,5%), la medaglia di bronzo va a dolciumi, snack e prodotti per la colazione (8,9%). La patria del soffice pandoro, d’altronde, non avrebbe potuto essere da meno.
Al contrario, i “cugini” vicentini risultano essere i più parsimoniosi di tutta la penisola quando si tratta di fare la spesa per le feste. Più morigerati al momento del check-out anche gli abitanti delle province di Modena e Como.
Scontrini “spumeggianti” tra bollicine, cesti natalizi e salumi
Indipendentemente dalla latitudine, che cosa fa lievitare lo scontrino degli italiani sotto Natale? Analizzando la spesa delle feste, Supermercato24 rileva che i prodotti più costosi aggiunti al carrello di dicembre sono le bollicine: per lo champagne e gli spumanti la spesa media sotto le feste vede un incremento del 40% rispetto agli altri mesi dell’anno. A pesare sul conto pre-festivo anche i cesti di specialità natalizie, graditissima, comoda, ma spesso costosa idea regalo, i salumi da banco (+10%) – in particolare il culatello e la bresaola – e il carpaccio di salmone (+51%). Ma anche chi ama i crostacei deve “fare i conti” con uno scontrino più salato (la spesa media si triplica rispetto agli altri mesi), soprattutto quando aggiunge al carrello i gamberi rossi di Sicilia.
La spesa delle feste: un italiano su tre gioca d’anticipo
Quando si tratta di fare la spesa per la tavola natalizia, gli italiani preferiscono organizzarsi per tempo.
Ben un terzo delle spese (32,6%), infatti, viene effettuato con anticipo, entro la metà di dicembre. Gli utenti del Belpaese riempiono le dispense soprattutto di frutta e verdura, oltre che di formaggi e salumi; seguono dolciumi e snack. Per quanto riguarda la prima categoria, la scelta ricade principalmente su frutti che, come banane e clementine, se conservati correttamente o acquistati a un grado di maturazione non avanzato, promettono di conservarsi a lungo. Nessun pericolo di scadenza ravvicinata anche per i prodotti top delle altre due categorie, ossia le fettine di formaggio confezionate da un lato e golose creme spalmabili alle nocciole e al cacao.
Simile, ma non identica, la lista della spesa di chi acquista online tra il 23 e il 24 dicembre: oltre alla frutta, si scelgono le mozzarelle e a dolciumi e biscotti si preferiscono le bevande, chiedendo agli shopper di selezionare per il proprio carrello acqua, bibite gasate alla cola e birra.
“L’amore degli italiani per il cibo non va mai in vacanza, anzi: quale migliore occasione delle feste natalizie per mettersi a tavola e lasciarsi andare a qualche peccato di gola?” commenta Federico Sargenti, CEO di Supermercato24. “Tra code alle casse e supermercati affollati, però, lo stress è in agguato anche a Natale. È proprio in periodi intensi come questo che la nostra piattaforma si conferma un prezioso alleato per organizzare al meglio rimpatriate in famiglia e cene con gli amici. Che si decida di fare la spesa con anticipo o si abbia bisogno di un’aggiunta last minute al menù natalizio, gli italiani possono contare sui nostri shopper esperti per selezionare e ricevere a casa in modo semplice e veloce gli ingredienti migliori e le pietanze capaci di rendere magico il loro Natale” conclude Sargenti.
FONTE: Supermercato24 – I dati riportati sono calcolati sulla base degli acquisti effettuati dagli utenti di Supermercato24 tramite sito web o app nel corso di dicembre 2018. Le informazioni sono raccolte in forma anonima e vengono utilizzate a scopo esclusivamente statistico. Per informazioni generali sul trattamento dei dati, è possibile consultare questa pagina.