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Mer. Dic 25th, 2024

La Distribuzione Moderna è già impegnata nel campo della sostenibilità ambientale e sociale e sta sviluppando nuovi progetti. La sostenibilità è riconosciuta come strategica, vengono definiti obiettivi specifici (quali la riduzione della plastica, la diminuzione delle emissioni, la tutela del benessere animale, la tracciabilità della filiera nei prodotti a Marca del Distributore), sono state create posizioni manageriali dedicate, la filiera è costantemente stimolata a muoversi in questa direzione, con risultati importanti dal punto di vista dello sviluppo dei partner della Marca del Distributore (MDD) e quindi dell’intero sistema produttivo.

La sostenibilità nella Distribuzione Moderna è dunque un dato di fatto. A Bologna il settore ha tuttavia voluto fare un passo ulteriore, prendendo precisi impegni, sostanziati in una proposta concreta che vede la Distribuzione Moderna unita e parte attiva nella creazione di una “filiera responsabile”, assumendo un profilo etico capace non solo di incidere sulla filiera stessa ma anche di avere una ricaduta sul consumatore caratterizzata da trasparenza e responsabilità.

Qual è l’impegno assunto?

A partire dal 1° gennaio 2021 a tutti i fornitori agricoli diretti della distribuzione sarà richiesta l’iscrizione alla “Rete del lavoro agricolo di qualità”. Non solo: anche i partner della MDD, lungo la loro filiera di approvvigionamento, saranno chiamati a far sì che i propri fornitori agricoli siano iscritti alla “Rete del lavoro agricolo di qualità”

Questi sono i punti essenziali emersi oggi nel convegno inaugurale di MarcabyBolognaFiere tenutosi a Bologna, centrato sulla presentazione del rapporto “Il contributo della Marca del Distributore alla sfida dello sviluppo sostenibile e del Paese” curato da The European House-Ambrosetti, per il terzo anno in collaborazione con ADM (Associazione Distribuzione Italiana).

L’evento, moderato da Andrea Bignami di Sky, ha visto una partecipazione di ospiti illustri: dopo i saluti di Gianpiero Calzolari, Presidente BolognaFiere e Presidente Granarolo, sono intervenuti Giorgio Santambrogio, Presidente ADM e AD Gruppo VéGé, Alessia Morani, Sottosegretario di Stato allo Sviluppo Economico e Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti, che ha presentato lo studio completo. Ne hanno discusso Enrico Giovannini, Professore di economia e statistica, Università di Roma “Tor Vergata”, portavoce Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS, Marco Pedroni, Presidente Coop Italia, Francesco Pugliese, AD Conad e Maniele Tasca, Direttore Generale Selex Gruppo Commerciale. I lavori sono stati conclusi da Teresa Bellanova, Ministra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, intervenuta in video-conference.

Mondo delle imprese e Istituzione insieme dunque per cambiare le cose. La “Rete del lavoro agricolo di qualità” è un organismo, promosso dal Mipaaf e istituito presso l’INPS, che si concretizza in un elenco “certificato” di imprese agricole – a seguito di domanda presentata dalle stesse all’INPS – in regola con le disposizioni in materia di lavoro, legislazione sociale, imposte sui redditi e valore aggiunto (V. scheda allegata).

Si tratta di un ulteriore impegno assunto dalla Distribuzione Moderna in ambito di Responsabilità Sociale, dopo la sottoscrizione nel 2017 di un protocollo di intesa con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per promuovere percorsi che favoriscano, nella filiera agricola e agroalimentare, trasparenza, equità, legalità e rispetto dei diritti dei lavoratori, a partire dal contrasto al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura e dal divieto delle aste online al doppio ribasso.

La dichiarazione di questa nuova responsabilità sociale è stata fatta, alla presenza della Ministra Bellanova, congiuntamente da tutti i rappresentanti della Distribuzione Moderna: Giorgio Santambrogio (Presidente di ADM), Marco Pedroni (Presidente di Coop Italia), Francesco Pugliese (AD di Conad), Claudio Gradara (Presidente di Federdistribuzione): “La Distribuzione Moderna vuole essere un forte propulsore dello sviluppo sostenibile del Paese, anche attraverso ciò che viene fatto con la Marca del Distributore. Ci siamo quindi rivolti alla filiera per stimolare comportamenti etici e responsabili, in linea con la nostra visione e con le nuove esigenze dei consumatori. Il tema del lavoro in agricoltura è estremamente critico: occorre prendere iniziative per garantire legalità e rispetto dei contratti. Per questo abbiamo assunto l’impegno di lavorare, a partire dal 2021, solo con fornitori agricoli che ci assicurino queste condizioni attraverso l’iscrizione alla “Rete del lavoro agricolo di qualità”. Sarà necessario impegnarsi a fondo, da parte nostra e dei nostri fornitori ma anche da parte delle istituzioni, che devono aiutarci rendendo semplice e veloce l’iscrizione delle imprese agricole alla “Rete del lavoro agricolo di qualità”. Siamo convinti che lavorando insieme, imprese e istituzioni, si possano ottenere risultati importanti, per sconfiggere una piaga che affligge il nostro Paese”.

Dichiara il Prof. Giovannini

La Distribuzione ha un ruolo cruciale per raggiungere l’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, cioè modificare i modelli di produzione e di consumo nella direzione di una maggiore qualità, ma anche del rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori. Spero che quest’anno sempre più produttori e distributori contribuiscano ai ‘Saturdays for future’, finalizzati proprio a stimolare tale cambiamento”.

Dichiara il Sottosegretario Morani

In una fase congiunturale ancora complicata del nostro sistema produttivo, leggere di un comparto che contribuisce alla tenuta della nostra economia fa riflettere su come la volontà, la tenacia e il saper fare dei nostri imprenditori e dei nostri lavoratori anche in situazioni di difficoltà, siano stati in grado di portare avanti con competenza e con eccellenti risultati le nostre imprese. Un contributo fondamentale a questi risultati deriva dall’introduzione della Marca del Distributore divenuta sempre più un sistema di riconoscimento della qualità dei propri prodotti rispetto ai grandi brand internazionali. Abbiamo intrapreso un percorso virtuoso capace di generare ulteriori e significati sviluppi positivi nel futuro prossimo. Un ringraziamento particolare infine agli organizzatori che hanno deciso di avere come tema centrale dell’evento lo sviluppo sostenibile: una questione assolutamente prioritaria e fondamentale.”

Dichiara la Ministra Bellanova

Abbiamo bisogno di ripensare il modello di sviluppo e in questo contesto l’agricoltura, la produzione di cibo, l’alleanza con i consumatori consapevoli, hanno un’importanza fondamentale a tutte le latitudini. L’agricoltura, la buona agricoltura, deve essere parte della soluzione. E così la buona produzione di cibo. Per questo dico: creiamo insieme filiere sostenibili e giuste. Lavoriamo insieme anche nella lotta alle pratiche sleali. Non è accettabile che sul banco degli imputati vadano a finire intere categorie, subendo campagne denigratorie. Non esistono filiere sporche, e non esiste una cattiva distribuzione. Esistono imprese che si pongono fuori dalla legge o che impongono meccanismi che rischiano di minare interi settori. Non possiamo consentirlo. Per questo è urgente recepire la direttiva europea contro le pratiche sleali ed estendere la sua portata a tutti i soggetti, anche a tutela degli acquirenti. E impegnarci insieme per avere un lavoro agricolo e alimentare di qualità, con la giusta remunerazione. La tutela del reddito dei produttori di cibo è essenziale. E’ essenziale riequilibrare la catena del valore lungo l’intera filiera.La vostra decisione di promuovere l’adesione delle aziende agricole fornitrici alla Rete del lavoro agricolo di qualità può rappresentare un momento importante di rilancio di questo strumento. Il vostro apporto sarà decisivo. Una distribuzione attenta ai fornitori, attenta alla sostenibilità economica, sociale e ambientale è uno dei perni su cui si può costruire il cambiamento. Una distribuzione che rinuncia a una pratica come le aste al doppio ribasso va valorizzata. Perché quello strumento è caporalato in giacca e cravatta e va combattuto come va combattuto il caporalato dovunque si annidi”.

In una sua nota di saluto al convegno il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli ha voluto ribadire:

La marca del distributore si dimostra determinante per la crescita dell’intera industria alimentare italiana. … un settore solido che continua ad affermarsi grazie soprattutto all’adozione di politiche orientate alle esigenze del consumatore: è lui il perno verso cui operate le vostre scelte conciliando buone caratteristiche, prezzo e sostenibilità dei prodotti. ….. La marca del distributore inoltre riesce sempre a essere all’avanguardia, grazie al rapporto diretto con un pubblico che da anni manifesta particolare attenzione agli stili di vita sana e salutista che spingono le scelte verso prodotti legati alla tradizione locale e al biologico. Però su un aspetto vorrei concentrare in modo particolare la mia riconoscenza: la vostra attenzione alla sostenibilità. ….. Un lavoro enorme che insegna molte cose, ma una su tutte: solo se etica e volontà si conciliano, possiamo insieme fare grandi cose costruendo un domani migliore di quanto possiamo immaginare”.

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