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Gio. Dic 26th, 2024

OriGIn Italia concorda con la necessità di escludere le DOP e IGP dall’adozione dei sistemi di etichettatura nutrizionale fra i quali anche quello italiano “a batteria”. Il sistema dei Consorzi di Tutela intende far sentire la propria voce affinché non sia banalizzato l’enorme lavoro che si nasconde dietro ad ogni Indicazione Geografica con un sistema di valutazione nutrizionale in etichetta che non tiene conto delle specifiche caratteristiche derivanti dai disciplinari di produzione e dunque non adatto ad essere applicato ai prodotti di qualità certificata. Da sempre i Consorzi svolgono il ruolo di promozione, valorizzazione, tutela, vigilanza del prodotto contrassegnato dalla DOP ed IGP, un ruolo fondamentale a garanzia del consumatore e della filiera di produzione, sempre più importante e indispensabile per la corretta tutela ed informazione sui prodotti.

“Sosteniamo l’impegno politico per escludere le DOP ed IGP da sistemi innovativi di etichettatura nutrizionale e ringraziamo in particolare la Ministra delle Politiche Agriciole, Alimentari e Forestali Sen. Teresa Bellanova . Le proposte di etichettatura nutrizionale per rendere più immediato e comprensibile al consumatore il valore nutrizionale degli alimenti – spiega il Presidente di OriGIn Italia Cesare Baldrighi – pur perseguendo una finalità positiva, rischiano di distorcere il valore intrinseco e reale dei prodotti tradizionali, in particolare le DOP ed IGP, poiché essi sono caratterizzati da specifici disciplinari produttivi che ne esplicitano le caratteristiche compositive e ne prevedono anche le norme di etichettatura. Pertanto qualunque altro modello di etichettatura nutrizionale finalizzato ad evidenziare con elementi figurativi quei contenuti rischiano di stravolgere la percezione di un prodotto DOP od IGP.  La loro natura e specificità non possono essere banalizzate – conclude Baldrighi – ed è per questo che riteniamo che i prodotti DOP ed IGP debbano essere esclusi dai sistemi di etichettatura nutrizionale in tutta Europa oltre che tutelati come bene comune ed anche culturale della UE”.

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