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Da Hong Kong al Canada, passando per Israele e con destinazione Italia: questo è solo l’inizio del viaggio delle 9 startup internazionali della seconda edizione del FoodTech Accelerator. Il percorso di accelerazione, coordinato da Deloitte Officine Innovazione vede la collaborazione, in qualità di corporate partner, di AmadoriCereal Docks,e da quest’anno anchedi Birra Peroni e COPROB Italia Zuccheri.


Milano, 30 gennaio 2020 – 
Presentate oggi le 9 startup internazionali, scelte tra più di 600 candidature, che seguiranno il percorso del FoodTech Accelerator coordinato da Deloitte Officine Innovazione in collaborazione con Amadori, Cereal DocksBirra Peroni e COPROB Italia Zuccheri.

L’iniziativa è sostenuta anche dal retail partner Gruppo FiniperSealed Air in qualità di technical partner, oltre che Seeds&Chips e Federalimentare Giovani come ecosystem partner; InnogestDigital Magics Italian Angels for Growth ricoprono invece il ruolo di investment partner.

Le 9 startup, provenienti da Hong KongItaliaIsraele e Canada, sono il frutto di un lungo processo di scouting e selezione iniziato lo scorso giugno. In questi mesi, il team misto Deloitte Officine Innovazione – corporate partner ha viaggiato per oltre 80 mila km, partecipato a 20 eventi in 12 paesi e incontrato personalmente più di 200 tra le oltre 600 candidate. Tra ottobre e dicembre i 3 gate di selezione hanno permesso di scegliere le 9 finaliste che accederanno al programma. Queste 9 startup provenienti da 4 paesi del mondo hanno già raccolto complessivamente più di 35M€ dalla loro formazione.

4 sono i trend emergenti dei settori Agri, Food and Retail protagonisti di questa edizione: agritech, disruptive food & alternative beverages, innovative packaging, automated commerce.

Le startup accedono a un programma di 15 settimane che mira a concretizzare progetti pilota da sviluppare insieme ai diversi corporate partner. Gli obiettivi prefissati per queste settimane sono vari e ambiziosi: tra tutti, la definizione di strategie di go-to-market, l’internazionalizzazione, piani per lo scale-up industriale e lo sviluppo di prodotti grazie alla contaminazione di realtà e approcci differenti, talvolta complementari.

Da domani le startup verranno ospitate nel FoodTech Hub, situato all’interno del Centro Commerciale “Piazza Portello” di Milano messo a disposizione dal Gruppo Finiper: sarà questo il luogo in cui ogni giorno vedremo le startup e i partner dell’iniziativa lavorare fianco a fianco. L’Hub sarà lo spazio di riferimento delle 15 settimane che verranno arricchite da un palinsesto di eventi.

Il percorso di accelerazione culminerà con il DemoDay in programma a maggio a Milano. Durante l’evento, le startup si presenteranno all’innovation ecosystem e alla community degli investitori: sarà proprio qui che i risultati dei progetti pilota verranno svelati al mercato.


Queste le 9 startup selezionate per partecipare al programma

Agritask. Startup Israeliana che ha sviluppato una piattaforma di gestione agronomica che consente di coordinare le operazioni agronomiche da un unico programma. Grazie a questa piattaforma è possibile integrare i diversi sistemi utilizzati dall’agricoltore e visualizzarli in un’unica interfaccia. La startup ha l’obiettivo di testare la piattaforma sui campi dei vari partner.

Cytophage. Startup canadese che sta sviluppando batteriofagi sintetici per prevenire e curare le infezioni batteriche che incidono sulla salute degli animali. I cocktail di batteriofagi sono fatti su misura per affrontare le infezioni comuni, come la salmonella o escherichia coli. La startup ha l’obiettivo di portare avanti dei test in laboratorio e di studiare approfonditamente le soluzioni proposte.

Equinom. Startup israeliana che ha sviluppato una “Smarter Seeds”, semi non OGM destinati al consumo umano con profili nutrizionali superiori e rese produttive migliorate rispetto a quelli normali. Equinom è l’unica azienda produttrice di sementi a concentrarsi sull’industria alimentare, consentendo ai clienti di progettare i propri ingredienti. La startup ha l’obiettivo di lavorare con le corporate per sviluppare un business model e delle soluzioni adeguate alle loro esigenze.

Heallo. Startup italiana che ha brevettato un processo enzimatico in grado di estrarre da una materia prima di origine naturale una fibra solubile che riduce significativamente gli impatti del picco glicemico e dei carboidrati. L’obiettivo della startup è la creazione di un progetto pilota applicato alla birra e allo zucchero.

KTCHN LAB. Startup italiana che, attraverso diversi ristoranti virtuali, riesce a consegnare piatti in 20 minuti. KTCHN LAB fa parte della cosiddetta ondata di ghost kitchen, startup che offrono ricette adatte ad essere consegnate a domicilio, tramite provider terzi, e preparate grazie a materie prime italiane certificate. La startup ha l’obiettivo di collaborare con partner per il lancio di nuovi brand/ristoranti.

Innovopro. Startup israeliana che produce un concentrato di proteine a base di ceci sotto forma di farina, che può avere diverse applicazioni (e.g. maionese, pudding, gelato vegano, …). Il composto non è OGM, non è segnato come un allergenico ed ha un alto valore nutrizionale. La startup ha l’obiettivo di svolgere test sull’ingrediente e di sviluppare il business development.

Ixon. Startup di Hong Kong che ha sviluppato una tecnologia patent pending di confezionamento asettico che può trasformare gli alimenti sottovuoto in prodotti stabili senza la necessità di utilizzare il frigorifero, eliminando così la necessità di logistica della catena del freddo e conservazione. L’obiettivo della startup è quello di testare la tecnologia e ridefinire il business model in modo da prepararsi all’industrializzazione.

Soos Technology. Startup Israeliana che ha sviluppato una nuova tecnologia che permette di ottimizzare la capacità produttiva degli incubatoi usati dal settore avicolo. La startup ha l’obiettivo di testare la validità della tecnologia e definire la scalabilità industriale.

ZeroEgg. Startup israeliana che fornisce un prodotto di origine vegetale che sostituisce le uova in ogni loro applicazione (e.g. frittata, uova strapazzate, prodotti da forno, torte salate e salse come la maionese). Può essere considerato un vero e proprio sostituto delle uova sia per gusto che per nutrienti. L’obiettivo della startup è quello di testare il prodotto e valutare una strategia di go-to-market.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito https://www.foodtechaccelerator.io

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