La Distilleria Caffo ha aderito al comitato promotore per la candidatura di Tropea a ‘Capitale Italiana della Cultura 2021’. Una scelta dettata dal cuore e dalla fierezza di appartenere ad un territorio importante e in parte, ancora da scoprire. E non poteva essere altrimenti, infatti, è sufficiente pensare come Vecchio Amaro del Capo, il più iconico e conosciuto degli amari, con il suo gusto unico, esporti in tutto il mondo gli aromi e i profumi inebrianti che il procedimento di infusione delle erbe locali gli regala. L’etichetta stessa che la bottiglia veste, rappresenta con orgoglio il dipinto di uno scorcio della ‘Costa degli Dei’ in cui si staglia Capo Vaticano, poco lontano da Tropea, da cui l’amaro prende il nome.
Lo stesso si può dire per altri importanti prodotti della Distilleria Caffo come Liquorice, specialità dal gusto inimitabile, l’unico liquore di pura liquirizia calabrese: profumato, denso, deciso e amabile come la terra da cui proviene. La Distilleria Caffo attinge a piene mani dalla natura che lo circonda e infatti, 29 sono le erbe autoctone che rendono grande Vecchio Amaro del Capo e quando a queste si unisce il peperoncino calabro nella Red Hot Edition, l’aromaticità dell’amaro prende il carattere raffinato e ruvido di questa terra.
Una menzione speciale merita Limoncino dell’Isola, un liquore unico e ricercato, creato dalla Distilleria Caffo tantissimi anni fa, proprio come omaggio alla città di Tropea. Sulla sua etichetta è riportata l’effigie di S. Maria dell’Isola, luogo incantevole, simbolo inconfondibile della ‘Perla del Tirreno’, l’icona più conosciuta di Tropea e della Calabria intera. Scorze di limoni non trattati maturati sotto il caldo sole calabro e il rispetto della ricetta tradizionale sono gli ingredienti di questo liquore, apprezzatissimo in Germania e U.S.A. e negli altri 50 Paesi in cui è esportato.
E’ nell’azienda agricola Borgo del Feudo, di proprietà del Gruppo Caffo 1915 cui appartiene anche la Distilleria Caffo, che nascono erbe officinali, radici, fiori e frutti benedetti da un clima ideale e dove crescono, nel vasto agrumeto, i limoni, provenienti anche da aziende agricole nelle vicinanze della Distilleria Caffo, lavorati lo stesso giorno della raccolta per ottenere l’infuso.
“La nostra azienda appartiene in maniera imprescindibile alla Calabria – dichiara Sebastiano Caffo amministratore della Distilleria Caffo – la storia, il clima, la natura forte rendono esclusivi i prodotti nati in questa terra. Appoggiare la candidatura di Tropea a ’Capitale Italiana della Cultura 2021’, per noi significa essere riconoscenti verso questo territorio per ciò che generosamente ci offre. Siamo anche certi che questa sia una grande opportunità per Tropea e tutta la regione, per far emergere le importanti caratteristiche culturali ancora non pienamente conosciute, a favore di uno sviluppo socio economico che il territorio da tempo attende. La Distilleria Caffo offre tutta la sua visibilità e l’impegno che serve per raggiungere il risultato”.
Il comitato promotore di cui la Distilleria Caffo è entrata a far parte, ha lo scopo di ideare, indirizzare e supportare la candidatura di Tropea attraverso una serie di azioni di promozione e iniziative a livello nazionale ed europeo, nella consapevolezza che Tropea, possa rappresentare un brand mondiale sul quale tutto il territorio calabrese può contare.
Dichiara e conclude Sebastiano Caffo: “Da sempre noi crediamo nel legame tra natura e cultura del territorio, valori sui quali puntare per incoraggiare il turismo, così come la varietà dei prodotti tipici, la ricchezza agroalimentare e l’artigianato calabro sono i motori da spingere al massimo per richiamare visitatori da tutto il mondo. La candidatura di Tropea è l’occasione, fino ad oggi è mancata, per incoraggiare il turismo”.
Il Consiglio dei Ministri assegna annualmente il titolo di “Capitale italiana della cultura” a una città italiana, sulla base di un’apposita procedura di selezione e nel 2020 dovrà conferire questo titolo per l’anno 2021. Il paradigma di qualità che la Calabria può proporre, è il suo carattere peculiare: una teoria di borghi di piccole dimensioni, immersi in una matrice ambientale e paesaggistica pressoché intatta, dove si respira aria pulita, si mangiano prodotti sani, si mantiene il contatto con la natura, si intrattengono relazioni di vicinato, caratteristiche che rendono unico questo territorio.