Sulle riaperture dei ristoranti c’è stata molta confusione in questi ultimi giorni. Quello che si sa di sicuro è che nulla sarà come prima, a partire dai menu. Banditi quelli di carta, i ristoratori stanno correndo ai ripari per organizzarsi con i menu digitali.
Lo sanno bene Marco Simonini e Giuliano Vita fondatori di Discovery, la start up bolognese, nata due anni fa e specializzata nella creazione di menu per la ristorazione. Premiata come Top Travel Startup nel 2018 dal Politecnico di Milano, Dishcovery ha raccolto, nel 2019, fondi per €255.000 da Primomiglio SGR, uno dei fondi di investimento più importanti d’Italia. Nati come fornitori di menu multilingua, di fronte all’emergenza causata dalla pandemia di COVID-19, i fondatori hanno agilmente rimodellato la propria soluzione per rispondere alle nuove esigenze dei ristoratori. E oggi Dishcovery è una delle principali realtà a cui si sono rivolti oltre 1200 ristoranti (di cui 700 solo nelle ultime settimane) per attivare un servizio di menu digitali.
L’offerta di Dishcovery copre tutte le tipologie di fruizione del cibo cucinato da un ristorante: delivery, take away e anche, a breve, consumazione in sala. Dal 12 aprile sono stati inviati più di 5.000 ordini attraverso i menu digitali di Dishcovery, a cui si devono aggiungere gli ordini telefonici.
Come funziona?
· Il ristoratore comunica a Dishcovery il proprio menu che viene digitalizzato e inviato al ristoratore sottoforma di link, in modo che possa essere condiviso via social, whatsapp, mail, sms.
· Il cliente effettua l’ordine che può essere spedito via whatsapp, mail o chiamando direttamente il locale. In fase di check out il cliente sceglie se vuole la consegna a domicilio oppure l’asporto. Per il delivery il cliente può scegliere se pagare alla consegna o con PayPal.
· Per la consumazione in loco, che partirà tra pochi giorni, il ristoratore che si rivolge a Dishcovery potrà stampare un QR code che verrà posizionato sui tavoli utilizzabili secondo il decreto. I clienti che potranno accedere al locale, faranno una scansione del QR code, vedranno il menu, ordineranno dal tavolo e pagheranno anche dal tavolo (Dishcovery sta integrando, oltre a PayPal e Satispay, anche Stripe per le carte di credito). In questo modo l’unico avvicinamento con persone del ristorante sarà nel momento del servizio.
Il servizio di digitalizzazione dei menu di Dishcovery si rivolge a qualsiasi tipo di struttura che opera nel settore della ristorazione e l’azienda opera già con ristoranti (anche stellati), pizzerie, catene di food & beverage diffuse su tutto il territorio.
Dishcovery è inoltre partner di Ambasciatori del Gusto ed è il promotore di #iostoconiristoratori, una iniziativa solidale sostenuta da start up e professionisti del settore HORECA che mette a disposizione gratuitamente servizi per aiutare i ristoratori in questo momento molto difficile.
Infine, per venire incontro ai ristoratori in un momento così difficile, Dishcovery offre una prova gratuita del servizio per 30 giorni: maggiori informazioni sul sito https://dishcovery.menu/