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Mer. Dic 25th, 2024

Nuova cultura dell’olio e attenzione alla sostenibilità sono i capisaldi che da sempre Oleificio Zucchi promuove, per una crescente valorizzazione del comparto. Nella giornata di oggi, la storica azienda cremonese ha trasmesso le proprie conoscenze in materia agli studenti magistrali di Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nel corso del webinar “La nostra idea di olio: sostenibile, tracciato, unico. Aspetti relativi alla filiera e alla sicurezza alimentare”.

Elisa NovelliResponsabile Sviluppo filiera oli vegetali di Oleificio Zucchi, ha raccontato agli studenti del corso di Valutazione del Rischio dei Consumatori l’esperienza dell’azienda nella creazione della filiera sostenibile, certificata e tracciata sia nel comparto oliva che nel comparto semi. Fondate entrambe su rigidi disciplinari, il DTP 125 per la filiera dell’extravergine e il DTP 112 per la filiera dei semi, riconosciuti da CSQA, garantiscono al consumatore la massima qualità e trasparenza del prodotto, che grazie al QR code presente sulle bottiglie permette di risalire a tutte le informazioni sulla creazione dell’olio, dal campo alla tavola.

A seguire, Renato GhisaniDirettore Qualità di Oleificio Zucchi, si è focalizzato sul tema della sicurezza alimentare, illustrando i diversi rischi per la salute associati alla filiera e i numerosi controlli che avvengono in ogni fase della creazione del prodotto. Zucchi rappresenta ancora una volta un caso virtuoso, in quanto oltre a rispettare i criteri nazionali, prevede monitoraggi ulteriori lungo tutta la sua filiera, in modo da garantire la massima sicurezza.

“Siamo felici di aver potuto collaborare con il professor Capri nel realizzare questo progetto. Il tema della formazione è molto importante per la nostra azienda, e cerchiamo di trarre il massimo da ogni occasione per poter trasmettere i nostri valori ai professionisti di domani”, commenta Alessia Zucchi, AD di Oleificio Zucchi“Siamo stati pionieri nell’adozione di un approccio sostenibile a 360 gradi, che abbraccia criteri ambientali, sociali, economici e nutrizionali, e ci auguriamo che questo trend possa presto trainare tutto il comparto, garantendo prodotti sicuri e totalmente trasparenti in ogni fase di lavorazione.”

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