Breaking
Mer. Dic 25th, 2024

Si è tenuto nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Tutela Provolone Valpadana che ha provveduto a nominare Presidente, vice Presidente e consigliere Tesoriere.

All’unanimità sono stati confermati Libero G. Stradiotti in qualità di Presidente, Alberto Auricchio, vice Presidente e Valter B. Giacomelli, consigliere Tesoriere.

Gli amministratori hanno così inteso mantenere la continuità in un periodo particolarmente difficile per tutte le Aziende (e per il Paese) e con la necessità di offrire le migliori prospettive per il futuro prossimo.

Il Consiglio, infatti, ha ritenuto di procedere con una programmazione che comprenda il prossimo triennio di attività, sia sul mercato interno che all’estero.

Sulla base della prospettata progettazione, sarà dato ampio spazio alla realizzazione di iniziative specifiche in Italia che porteranno non solo ad utilizzare i media tradizionali ma, compatibilmente con l’evolversi della situazione sanitaria, a riprendere il dialogo diretto con il consumatore, sia con incontri mirati che attraverso il potenziamento dei canali social.

Per quanto riguarda l’estero, il Consorzio intende riprendere la comunicazione sul mercato australiano che, sulla base delle più recenti indicazioni, può rappresentare, per le aziende associate, un interessante sviluppo per l’export del Provolone Valpadana.

Tutto questo senza trascurare le attività già pianificate, che vedono il Consorzio protagonista in Europa con il progetto EEQF, di cui è capofila con altri Consorzi partner ed in Italia con un’attenta campagna di informazione che privilegia gli strumenti digitali ed il mondo del web.

Da ultimo, ma non certo per importanza, l’amministrazione consortile ha preso atto del rinnovo del riconoscimento del Consorzio, ad opera del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, quale organismo abilitato a svolgere le funzioni che ad esso vengono assegnate per la tutela, la valorizzazione, la vigilanza e la promozione del Provolone Valpadana, segno evidente della conformità di tutte le attività che vengono realizzate, nell’interesse precipuo della denominazione di origine. 

Related Post