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Mar. Dic 24th, 2024

Quanto tempo è necessario perchè si generi una nuova abitudine? La risposta è in media di 66 giorni secondo una ricerca spesso citata. Poiché la pandemia di coronavirus dura ormai da più di 66 giorni nella maggior parte dei Paesi, la misurazione delle nuove abitudini generatisi in relazione al COVID-19 è diventata una questione di importanza concreta per molte imprese. I governi in Europa hanno iniziato a revocare le restrizioni del lockdown in casa, ma per quanto tempo sono destinate a durare le abitudini acquisite durante la pandemia? Quando l’attività dei consumatori online tornerà ai livelli pre-pandemici? Per rispondere a queste domande, abbiamo esaminato l’attività degli utenti online in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito sin dall’inizio della pandemia e analizzato come tale attività si è evoluta nel tempo.

Fase 1. Elaborazione delle notizie

Dall’inizio di gennaio all’inizio di marzo 2020

Per molti consumatori, i notiziari sono stati il canale principale attraverso il quale hanno appreso della pandemia. Ciò si riflette nei dati: di tutte le categorie di siti quella delle “News/Informazioni” è stata la prima a vedere aumentare notevolmente i livelli di attività. Il consumo è aumentato durante il mese di gennaio 2020 e poi è aumentato significativamente alla fine di febbraio 2020, quando è diventato chiaro che il Coronavirus si stava diffondendo in tutte le nazioni. È aumentato di nuovo verso la metà di marzo 2020, quando i Paesi hanno iniziato a introdurre blocchi nazionali. Il consumo di notizie online è rimasto elevato nella maggior parte dei paesi da allora.

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Fase 2. Ritorno alle origini

Da metà marzo a inizio maggio 2020

Con molti Paesi europei che implementano misure di lockdown in rapida successione, i consumatori si sono trovati a dover riprogettare sia le loro routine quotidiane sia i piani a lungo termine. I cambiamenti comportamentali online risultanti erano complessi e variegati. La vendita al dettaglio online ha beneficiato della chiusura dei negozi dei brand più importanti; tuttavia sono stati sospesi gli acquisti non indispensabili o molto costosi, come vacanze o auto nuove. Il lavoro a distanza ha spinto molti ad aggiornare i dispositivi hardware per la connessione a Internet. Per alcuni consumatori, non c’è mai stato un momento più opportuno per migliorare le proprie case. Per altri, il gioco online è stato uno strumento di conforto. Per i genitori, la sfida era quella di garantire un’istruzione e un intrattenimento continui ai loro figli. Per tutti, i social media e le app di messaggistica sono diventati un canale fondamentale per tenersi in contatto. La tabella seguente riassume le tendenze dell’attività online in determinate categorie in cui l’attività è aumentata notevolmente durante la pandemia.

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Fase 3. Luce alla fine del tunnel?

Inizio di maggio 2020 – oggi

L’impatto devastante della pandemia su settori come Viaggi & Turismo, Automotive e Real Estate è ben documentato dai media. L’interesse dei consumatori per prodotti e servizi di questi settori riprenderà una volta contenuto il Coronavirus? Ci sono stati segnali incoraggianti di una rinnovata attività online nelle categorie “Automotive” e “Real Estate” durante le prime due settimane di maggio 2020. Le visite a queste due categorie sono in qualche modo nuovamente aumentate dopo aver subìto un calo a marzo 2020 e, in alcuni casi, sono addirittura al di sopra dei livelli pre-pandemici. Per la categoria “Viaggi”, tuttavia, l’attività rimane moderata, probabilmente a causa dell’incertezza che circonda la logistica di qualsiasi viaggio.

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Tornando alla domanda iniziale e considerando tutti questi dati, cosa possiamo dire in merito alla durata di questi cambiamenti comportamentali dopo la pandemia? È probabile che sia troppo presto per dirlo con certezza, poiché l’allentamento delle restrizioni sul lockdown è appena iniziato e rimangono molte incertezze. È improbabile che tutte le abitudini dei consumatori acquisite durante questi due mesi in cui sono stati chiusi in casa scompaiano dall’oggi al domani, soprattutto perché la “nuova normalità” imporrà cambiamenti nel modo in cui viviamo e lavoriamo per qualche tempo a venire. Molte persone hanno scoperto la spesa online e potrebbero proseguire con questa modalità d’acquisto anche in futuro ma altre abitudini precedenti, come le vacanze, sono senza dubbio mancate e il recente capovolgimento delle tendenze in settori come quello automobilistico e immobiliare è un’indicazione possibile del fatto che i consumatori non hanno del tutto accantonato i loro piani pre-pandemici.

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