Il lockdown globale ci ha messi improvvisamente di fronte a un nuovo mondo. Ha cambiato le nostre abitudini, in particolare quelle alimentari, e ci ha resi ancora più consapevoli rispetto agli ingredienti di cui ci nutriamo: questi, infatti, definiscono l’equilibrio essenziale tra agricoltura, ambiente, salute e cibo.
Il brand Barilla, leader nel mercato globale della pasta, ha così deciso di dedicare la seconda tappa del suo viaggio verso il World Pasta Day – un cammino iniziato lo scorso 18 giugno in occasione del Sustainable Gastronomy Day – a ciò che è stato per gli ultimi dieci anni un retaggio culturale intangibile dell’umanità: la Dieta Mediterranea.
A questo scopo, lo chef dell’Accademia Barilla Marcello Zaccaria ha preso parte a una masterclass online in cui ha mostrato passo dopo passo come realizzare la ricetta delle “Mezze Maniche su crema di ceci al rosmarino, con coda di rospo”, simbolo della Dieta Mediterranea, confrontandosi al contempo con il Future Food Institute e con la nutrizionista Mariangela Rondanelli sull’importanza di questa dieta nelle nostre vite.
Un dialogo che Barilla ha aperto da tempo, in Italia, con i consumatori, le istituzioni e tutti gli i protagonisti della filiera agroalimentare e che quest’anno ha portato al lancio della nuova Pasta 100% grani italiani: una pasta ottima nel gusto e da un punto di vista nutrizionale[1], rispettosa dell’ambiente, attenta al territorio e frutto di un percorso di responsabilità sociale lungo 30 anni, per la valorizzazione della filiera nazionale, che è stato riassunto nel Manifesto del Grano Duro (https://www.barilla.com/it-it/manifesto-del-grano-duro).
“Abbiamo deciso di preparare questa ricetta che celebra i 10 anni della Dieta Mediterranea perché ci dà l’opportunità di applicare in modo effettivo e, oltretutto, in modo tangibile, i suoi principi essenziali – spiega Marcello Zaccaria, chef del Gruppo Barilla – Infatti, in questa preparazione ritroviamo la pasta, alla base della piramide alimentare; i ceci, quindi i legumi, che dovrebbero essere consumati almeno due o tre volte la settimana; il rosmarino, che sottolinea l’importanza delle erbe secche aromatiche; e il pesce, che rappresenta per noi un’importante fonte di benessere”.
“La Dieta Mediterranea è spesso associata all’utilizzo dei cereali, un ingrediente che negli scorsi mesi di lockdown ha assunto un ruolo ancor più importante che in passato – commenta Mariangela Rondanelli, Nutrizionista e Professore Associato in Scienze Tecniche e Alimentari alla facoltà di Medicina dell’Università di Pavia – La preparazione in casa di pasta, pizza e pane è divenuta rapidamente un’incredibile realtà quotidiana che ci ha permesso di riscoprire la socialità. Alla base della piramide alimentare della Dieta Mediterranea, in aggiunta agli elementi puramente nutrizionali, esiste anche un aspetto che riguarda le relazioni umane. Si sottolinea infatti come la convivialità, quindi il piacere di condividere il buon cibo con le persone care, rappresenti anche un importante momento di benessere, nel suo senso più ampio”.
Oggi la Dieta Mediterranea rappresenta un modello culturale sostenibile, rispettoso dell’ambiente. Come dimostrano gli studi, la sua adozione globale, grazie alla ricchezza di frutta secca e legumi, frutta e verdura, olio d’oliva, cereali non raffinati, pesce, carne bianca in piccole dosi, derivati del latte e uova, potrebbe aiutare a ridurre fino al 15% del riscaldamento globale entro il 2050.
Di conseguenza il 2020 può diventare l’anno della Dieta Mediterranea intesa come stile di vita alimentare in grado di garantire benessere e condivisione in un modo più consapevole.
La masterclass sarà trasmessa online il 2 luglio e potrà essere seguita sui seguenti canali:
– Pagina Facebook di Future Food Italia (https://www.facebook.com/futurefooditalia/)
– Pagina Facebook di Future Food Institute (https://www.facebook.com/futurefoodinstitute/)
– Canale YouTube di Future Food Institute (https://www.youtube.com/futurefoodinstitute/)