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Lun. Nov 25th, 2024

Sono tante le immagini che ci ricorderanno questo 2020. Tra le più sorprendenti di questi ultimi mesi quelle che hanno visto la natura riappropriarsi di quegli spazi ormai diventati “umani”. Cervi e orsi che si muovono per i borghi, i delfini avvistati in prossimità dei litorali veneti, cigni e germani reali che passeggiano per le vie delle città: sono solo alcune delle “cartoline” regalateci dal lockdown e che dimostrano quanto lo stop forzato delle nostre attività sia stato di beneficio per la salute, altrettanto compromessa, di flora e fauna.

Sono alcune delle città più colpite dalla pandemia a raccontare con i loro ambienti de-urbanizzati una sorta di rinascimento, protagoniste del ciclo di digital installation “The Return of Nature”, create dall’artista tedesco Timo Helgert, founder e creative director di Vacades, Sul suo profilo Instagram si possono vedere brevi pillole video dove compaiono ad esempio la Galleria Vittorio Emanuele di Milano adagiata su un tappeto di fiori, il ponte di Brooklyn trasformato in una giungla, lo stadio di Wembley a Londra “invaso” dalle farfalle.

Immagini evocative e potenti che non sono sfuggite all’occhio attento di Pasqua Vini, azienda vinicola veronese che, in 95 anni di attività, ha saputo esaltare al massimo il concetto di valorizzazione: da una parte, quella di un terroir come la Valpolicella, attraverso una gamma di vini iconici che ne raccontano l’eccellenza; dall’altra, sostenendo l’opera e l’iniziativa delle giovani talenti, sia attraverso progetti come #talentnevertastedbetter, che coinvolge nei propri progetti figure creative provenienti da tutti gli ambiti.

Ne sono un esempio la collaborazione con l’artista CB Hoyo, che ha disegnato l’etichetta del multivintage Hey French: You Could Have Made This But You Didn’t, presentato in occasione del Vinitaly 2019 oppure, sempre per l’edizione dello scorso anno della principale fiera wine italiana, l’installazione immersiva Tempo senza Tempo firmata da NONE collective, una collettiva di giovani artisti italiani, che fondeva luci, suoni e colori ispirati dalle annate che componevano Hey French.


Ecco allora che Pasqua Vini contatta Timo Helgert, chiedendogli di guardare, con lo stesso approccio creativo, anche due dei luoghi del cuore dell’azienda: la propria barricaia in Valpolicella e il simbolo per eccellenza di Verona, la sua Arena.

Spiega Riccardo Pasqua, amministratore delegato di Pasqua Vini: ““La nostra azienda crede nella creatività e nel talento come vettori di innovazione, chiavi capaci di aprire nuove opportunità. E in un mondo sempre più proiettato verso il futuro, sono oggi le nuove generazioni a ispirarci e offrirci nuove visioni. Per questo sosteniamo l’espressione della loro creatività e del loro talento in tutte le sue manifestazioni. È successo così anche con Timo Helgert: il suo The Return of Nature è un progetto così innovativo e portatore di valore – come quelli che sviluppiamo in Pasqua Vini – che coinvolgerlo ci è sembrato naturale. Progettare anche nella fase di lockdown ci ha tenuti con lo sguardo rivolto al futuro”.

Sono da poco online sull’account Instagram dell’azienda le due interpretazioni fornite da Helgert sul tema: nel primo contributo video, da una carrellata dall’alto sulla barricaia della cantina di Pasqua Vini a San Felice, si apre un prato fiorito che dona ancora più respiro e vitalità al quadro. Nel secondo, altrettanto efficace, filari a perdita d’occhio conquistano il parterre dell’Arena, monumento simbolo della città scaligera, dove solitamente si ospitano grandi concerti operistici e non: un omaggio evidente alla vocazione vinicola dell’area di Verona.

Timo Helgert è un direttore creativo tedesco, che ha deciso di concentrare la propria arte sull’esplorazione della potenzialità della realtà aumentata. La sua recente serie di digital installations “The Return of Nature” è stata concepita come un messaggio di speranza per chi è stato colpito dal lockdown da Covid-19. Invece di creare paura, come succede spesso quando si parla di questo tema, Timo ha deciso di riportare l’attenzione sulla bellezza delle cose semplici, per apprezzare la natura e creare speranza, anche nei momenti difficili.

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