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Lun. Dic 23rd, 2024

L’e-commerce del food in Italia è in continua crescita. Nel 2019 c’è stato un incremento di acquisti online di prodotti alimentari del 39% rispetto al 2018. E c’è da scommettere che questo dato è cresciuto esponenzialmente durante il lockdown. La pandemia ha lasciato un mondo profondamente cambiato, in cui la distanza sociale ha modificato il nostro stile di vita, accelerando un processo irreversibile che porterà tantissimi produttori Made in Italy a dover aprire uno shop online per ovviare a problemi di contatto fisico ma anche alle limitatezze dei mercati.

Molti piccoli produttori non hanno tempo, conoscenze e spesso risorse per iniziare a creare da soli un e-commerce dove vendere i propri prodotti. Per questo motivo è nato Foodbarrio, il primo social commerce delle eccellenze gastronomiche. In questo mercato virtuale il produttore può creare la propria vetrina/bottega dove caricare tutte le proprie specialità senza limiti e iniziare a vendere online in Italia e, a breve, all’estero in un solo giorno.

Inoltre, i produttori che si uniscono a Foodbarrio hanno accesso a una serie di vantaggi, tra cui un team dedicato a supporto, un social interno per interagire e rimanere in contatto con i propri clienti, l’accesso alla community degli amanti del cibo che animano l’app e promozioni a loro dedicate.

Entrando a far parte del mondo Foodbarrio, le piccole produzioni locali sono inoltre protette dalle politiche penalizzanti della grande distribuzione che puntano sulla quantità e sul profitto anche a scapito della qualità.

Foodbarrio è anche e soprattutto un luogo di incontro virtuale che mette in contatto i cultori del buon cibo con i produttori regionali. Gli artigiani del cibo possono infatti raccontarsi e farsi conoscere ad un pubblico che non può fisicamente entrare in contatto con loro e gli appassionati di specialità tipiche possono vagare virtualmente per cantine, frantoi, caseifici, norcinerie e agriturismi, costruendo un vero e proprio rapporto con i produttori.

Infine, riconoscendo margini più ampi ai produttori, si incentiva la sostenibilità delle realtà rurali, che torneranno a essere attrattive anche per le giovani generazioni e le piccole aziende saranno valorizzate, premiando la genuinità, la biodiversità dei prodotti e la trasparenza dei processi produttivi.

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