Confagricoltura: ottima notizia no nuovi dazi Usa su agroalimentare
“Sarebbe stato un ostacolo in più verso la ripresa”
I dazi Usa sulle importazioni di prodotti agroalimentari italiani restano invariati. Scongiurati gli aumenti – fino al 100% del valore – che sono stati in discussione nei giorni scorsi. Lo fa sapere Confagricoltura sulla base della nota ufficiale diffusa dall`Ufficio del Rappresentante statunitense per i negoziati commerciali (USTR).
“Eun
ottima notizia – dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – perché linasprimento dei dazi avrebbe posto un ostacolo in più sulla strada verso la piena ripresa del sistema agroalimentare italiano dopo l
emergenza sanitaria. Un particolare ringraziamento va al governo e alla nostra rappresentanza diplomatica per lefficace azione svolta nei confronti dell
amministrazione statunitense”, sottolinea Giansanti.
Confagricoltura ricorda che gli Stati Uniti sono il primo mercato di sbocco del Made in Italy agroalimentare fuori dalla UE. Nel 2019 l`export di settore ha superato 4,5 miliardi di euro. I vini, da soli, incidono sul totale per 1,5 miliardi.
“Eanche importante rilevare che gli Stati Uniti hanno formalmente espresso la disponibilità a negoziare con la UE un accordo che metta fine al contenzioso ultradecennale sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing - aggiunge il presidente di Confagricoltura -. E
una disponibilità che va colta con la massima urgenza da parte della Commissione europea, per raggiungere unintesa che consenta di eliminare i dazi che gravano sui nostri prodotti dall
ottobre dello scorso anno”.
I dazi, pari al 25% del valore, si applicano su formaggi – tra i quali Parmigiano Reggiano e Grana Padano – salumi, agrumi e liquori, per un totale di circa 500 milioni di euro.
Coldiretti: da Usa no nuovi dazi su prodotti agroalimentari –
“Niente nuovi dazi sui prodotti agroalimentari Made in Italy con la decisione del presidente Usa Donald Trump di ‘graziare’ lItalia rispetto all
ipotesi iniziale di estendere gli aumenti tariffari anche a vino, olio e pasta”.
Equanto afferma la Coldiretti in occasione della pubblicazione della nuova lista allargata sui prodotti Ue da colpire a seguito della disputa sugli aiuti al settore aereonautico. Le modifiche introdotte colpiscono maggiormente Francia e Germania, mentre risparmiano, oltre all
Italia, il Regno Unito (in negoziato bilaterale con gli Usa) e la Grecia, che è stata tolta dalla lista dei paesi colpiti da dazi sui formaggi.
“Nellambito del sostegno Ue ad Airbus gli Usa - sottolinea la Coldiretti - sono stati, infatti, autorizzati dal Wto ad applicare sanzioni per un limite massimo di 7,5 miliardi di dollari all
Unione Europea che tuttavia lo scorso 24 luglio, a seguito dellannuncio del consorzio Airbus della revisione degli aiuti di Stato ricevuti, che rende i sostegni "pienamente conformi alla sentenza dell
Organizzazione mondiale del commercio (Wto), ha invitato gli Stati Uniti a rimuovere immediatamente tali provvedimenti, che sarebbero ora ingiustificati”.
“I nuovi dazi avrebbero colpito – spiega Coldiretti – 3 miliardi di euro di cibo Made in Italy, pari a 2/3 del totale in un momento reso già difficile dallimpatto della pandemia sul commercio globale. Tra l
altro gli Stati Uniti sono il primo mercato extraeuropeo per i prodotti agroalimentari tricolori per un valore che nel 2019 è risultato pari a 4,7 miliardi, con un ulteriore aumento del 4,8% nei primi sei mesi del 2020, anche se a giugno le difficoltà causate dal coronavirus hanno fatto segnare una inversione di tendenza (-0,9%)”.
Restano, invece, in vigore le tariffe aggiuntive del 25% entrate in vigore lo scorso 18 ottobre 2019 che hanno già colpito specialità italiane come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello.
“Occorre impiegare tutte le energie diplomatiche per superare inutili conflitti che rischiano di compromettere la ripresa delleconomia mondiale duramente colpita dall
emergenza coronavirus”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare limportanza della difesa di un settore strategico per l
Ue che sta pagando un conto elevatissimo per dispute commerciali che nulla hanno a che vedere con il comparto agricolo.