“La situazione che stiamo vivendo a livello mondiale, ci fornisce un’ulteriore occasione per riflettere su quanto sia fondamentale rispettare e tutelare l’ambiente. Per questo abbiamo scelto di affrontare questo periodo facendo focus soprattutto sulla valorizzazione di iniziative green e sulla sostenibilità che rende meravigliosa ogni scelta di vita, come riassunto nel nostro claim:’ La vita ha un sapore meraviglioso’. È un concetto che spiega l’impegno sempre crescente di Grana Padano per unire la qualità del prodotto, il rispetto dell’ambiente e la sostenibilità della filiera in ogni passaggio produttivo”.
Con queste parole Renato Zaghini, presidente del Consorzio Tutela Grana Padano commenta la rinnovata partnership con il CIBUS FORUM 2020, l’appuntamento smart di uno dei più importanti eventi al mondo dedicati al Food, in programma alle Fiere di Parma il 2 e 3 settembre che quest’anno sarà dedicato al Food & Beverage post Covid-19, ai nuovi scenari di consumo in Italia e all’estero e alle misure intraprese dal settore per affrontare i cambiamenti in corso. Temi sui quali Grana Padano si è interrogato a lungo durante l’emergenza, mettendo in atto tutte le precauzioni necessarie per garantire il regolare svolgimento delle attività produttive della filiera e le azioni per affrontare e superare la crisi, in particolare nel settore del “fuori casa”.
Per Grana Padano infatti, che durante i mesi del lockdown ha visto un’impennata dei consumi casalinghi (+ 16,7% rispetto allo stesso periodo del 2019) e l’azzeramento di quelli della ristorazione, “comprare e mangiare italiano dovrà essere la priorità per tutti. I consumatori sceglieranno qualità garantita, i produttori sapranno offrirla e insieme risolleveremo l’Italia”, sostiene il presidente Zaghini. Un’unione di intenti e di azioni che accomuna tutta la filiera del Grana Padano, dai produttori di latte ai caseifici, dalla logistica alla distribuzione, fino alla gestione del personale. “Nei mesi dell’emergenza le aziende produttrici e di trasformazione del latte hanno applicato tutte le misure preventive per evitare il contagio tra i lavoratori e i fornitori, inoltre abbiamo agevolato al massimo le attività che consentivano di portare cibo di qualità sulle tavole degli italiani, a partire dalla marchiatura del prodotto. Tuttavia – conclude il presidente Zaghini –, con la stessa determinazione abbiamo garantito ai nostri dipendenti di operare nella massima sicurezza”. Per i collaboratori del Consorzio infatti è stato incentivato il più possibile lo smart working, permettendo loro di conciliare il richiamo del: #iostoacasa ed il rispetto dei DPCM con le esigenze di sicurezza all’interno del Consorzio e le necessità familiari.
Guardando al futuro, il Consorzio di Tutela del Grana Padano, come da suo statuto, continuerà a portare avanti il tema della sostenibilità dell’ambiente attraverso diversi studi con approcci e metodologie mirati, al fine di valutare l’impatto ambientale dell’intera filiera produttiva. La qualità del Grana Padano DOP è frutto della simbiosi tra fattori naturali, come clima e territorio e fattori umani come scelte tecnologiche e ricerca. La necessità di tutelare questo patrimonio tecnico e culturale ha originato, nel corso degli anni, diverse attività, come punto di partenza di un programma di miglioramento a favore dell’equilibrio ambientale.