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Mer. Nov 13th, 2024

“ Pensare all’idea di cucina di Paolo Trippini, senza pensare al luogo in cui questa nasce e ai partner che lo chef ha selezionato con grande attenzione e forte consapevolezza della materia prima, è praticamente impossibile” – afferma Chiara Comparozzi – “Perché dietro al concetto di cibo ci sono persone, territori ed una filiera totalmente made in Umbria che promuove e sviluppa innovazione, tradizione e microeconomia locale. L’Umbria scorre nel sangue dello chef e attraversa, stagione dopo stagione, i piatti di un menù che racconta e regala aneddoti, tramandati di padre in figlio, come fosse un diario di bordo per un viaggio alla scoperta di un’intera regione, dei suoi usi e costumi, del suo tessuto sociale, economico e culturale. Ecco perché parlare di territorio in questo caso può essere limitativo, ed è a questo principio che ci siamo ispirati nell’ideare con Paolo Trippini un progetto di comunicazione su più fronti, che coinvolgesse tutti gli anelli della catena di eccellenza made in Umbria, che lo chef ha innescato in primis con un panel di fornitori e produttori accuratamente scelti e in linea con la sua filosofia, ma anche sostenendo e partecipando a progetti multidisciplinari made in Umbria ” – continua Chiara Comparozzi di Legàmi.- “Paolo Trippini non è solo uno chef legato al suo territorio, ma è da sempre un connettore di eccellenza ad ampio raggio, intrecciando intorno alla sua cucina tutto ciò che l’Umbria produce in termini di qualità, dalla formazione professione alla produzione alimentare, dalla responsabilità sociale alla sostenibilità ambientale. Per questo organizzeremo dei press tour e degli eventi divulgativi ed esperienziali in collaborazione con i principali attori del food and beverage umbro e non solo, coinvolgendo enti ed istituzioni e realtà che all’apparenza potranno sembrare lontane dal mondo dell’enogastronomia, ma che invece si scoprirà essere coinvolte in questa filiera virtuosa di eccellenza umbra che ruota intorno al mondo di Paolo Trippini. Una scelta di comunicazione che ancora una volta mette in mostra il grande amore dello chef per la sua terra e che insieme alla giornalista Mariangela Musolino, altra addetta stampa dello chef, abbiamo sposato a pieno, perchè fortemente convinte del potenziale comunicativo di questa regione, fucina inesauribile di eccellenze che in vario modo convergono nel concetto più ampio di cucina e che legano il cibo al territorio”.

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