Sodexo Italia, l’azienda dei 100 mestieri leader nei servizi per la qualità della vita, è stata premiata oggi dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) per il suo impegno nella promozione di programmi per l’inclusione lavorativa dei rifugiati politici, insieme ad altre 120 aziende italiane. La premiazione è avvenuta in occasione di un evento dedicato svoltosi in modalità digitale.
Nell’arco del 2019, periodo preso in considerazione da UNHCR, Sodexo ha attivato l’inserimento per 50 rifugiati e richiedenti asilo, attivando tirocini a scopo formativo e professionalizzante (30 presso le scuole e università in cui l’azienda è presente con i suoi servizi, 7 presso ospedali, RSA e case di riposo, 7 nelle aziende e 6 presso la sede Sodexo di Cinisello Balsamo) e offrendo così a persone in difficoltà arrivate da poco in Italia occasioni di formazione e integrazione parallelamente alla sicurezza e al sostegno di un salario, primo passo per l’inizio di una nuova vita nel nostro paese.
Nadia Bertaggia, HR Director di Sodexo Italia, ha commentato – “Siamo onorati di ricevere per il secondo anno consecutivo il riconoscimento umanitario internazionale Welcome da parte di UNHCR. La diversità e l’inclusione sono valori cardine per Sodexo, su cui fondiamo la nostra etica aziendale e che ci guidano nel formulare progetti ad hoc di inserimento lavorativo e integrazione. Team inclusivi generano una migliore performance di tutta l’azienda e allo stesso tempo un impatto positivo e virtuoso sulle realtà in cui operiamo”.
Fin dalla sua nascita, Sodexo ha intrapreso numerose iniziative per lo sviluppo di una cultura che rispetti le differenze, valorizzando le idee, le esperienze e i singoli talenti, in cinque ambiti specifici: generazionale, di genere, di disabilità, culturali e di orientamento sessuale.
Il riconoscimento di UNHCR consiste nel conferimento del logo “Welcome. Working for refugee integration”, ad attestare l’impegno dell’azienda nell’offrire opportunità di carriera a richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale e a testimoniare l’adesione a un modello di società inclusiva.