Breaking
Ven. Dic 27th, 2024

Sono quattordici le associazioni toscane alle quali Unicoop Firenze darà il suo sostegno in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Si tratta dei centri antiviolenza La Nara (Prato), Artemisia (Firenze), Donneinsieme Valdelsa (Siena), Libere tutte (Pistoia), Frida Kahlo (Pisa), Associazione Donna chiama donna (Siena), Aiuto donna Lilith (Firenze), L’una per l’altra (Lucca), Pronto donna (Arezzo), Donna Amiata Val d’Orcia (Siena), Amica donna (Siena), Casa della donna (Pisa), Luna (Lucca) e Aiutodonna (Pistoia).

A loro sarà devoluto il 25% del ricavato della vendita di quaranta prodotti di fornitori toscani presenti sugli scaffali dal 12 al 25 novembre con uno sconto del 25%. L’iniziativa è intitolata “La buona spesa è buona due volte” e vedrà la cooperativa donare alle associazioni l’equivalente di quanto il cliente risparmia comprando prodotti toscani di prima scelta.

Si tratta di una campagna che unisce un’iniziativa commerciale, la valorizzazione dei prodotti e dei fornitori toscani e il sostegno al mondo associativo toscano in prima linea per aiutare le donne vittime di violenza.

In questo modo la buona spesa si fa buona due volte, per il cliente che può acquistare una referenza prodotta in Toscana ad un prezzo più conveniente, e per l’associazione a cui viene destinato il contributo.

L’elenco dei prodotti sarà disponibile su www.coopfirenze.it/labuonaspesabuonaduevolte  e comprende diverse tipologie, dal succo di mirtilli dell’Abetone ai cantuccini toscani, dalla pasta di farro biologica a quella 100% toscana senza glifosato La Tosca, dall’olio alla passata di pomodoro, fino a diversi condimenti, alle focaccine Cerealia, al pecorino, alla salsiccia e alle zuppe pronte. Senza dimenticare una intera gamma di prodotti per il corpo e per l’igiene che arriva da un fornitore toscano, è biologica e in questa occasione anche scontata e solidale.

Inoltre nel periodo della campagna sarà riportato sugli scontrini il 1522, un numero gratuito e attivo 24 h su 24 che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.

 “Sono contenta di poter sostenere la campagna di Unicoop Firenze che anche quest’anno rinnova il suo impegno contro la violenza di genere. I dati ci dicono che con la pandemia e la conseguente convivenza forzata si sono inasprite alcune situazioni di disagio familiare, portando ad un aumento delle richieste di aiuto. Come Regione Toscana continuiamo a promuovere l’utilizzo del numero gratuito 1522, a cui sono collegati tutti i centri antiviolenza, disponibile anche come app che consente alle donne di chattare con le operatrici e chiedere aiuto e informazioni in sicurezza, senza correre il rischio ulteriore di essere ascoltate dai loro aggressori” afferma Alessandra Nardini, Assessora alle Politiche di Genere della Regione Toscana.

“La cooperativa è al fianco dei centri antiviolenza e di tutte le iniziative che in Toscana mettono al centro il contrasto alla violenza di genere. Lo abbiamo fatto con oltre centomila euro con la campagna Nessuno Indietro e continuiamo con La buona spesa è buona due volte – afferma Daniela Moripresidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze – in una fase complicata ed emergenziale come quella che stiamo vivendo sono le categorie più fragili ad essere più colpite. Come cooperativa, oltre a continuare a garantire a soci e clienti prodotti alle migliori condizioni e la possibilità di fare la spesa in sicurezza, abbiamo un compito sociale che ci porta anche a sostenere e fare rete con le realtà che stanno vicino alle donne e ai minori vittime di violenza. Lo facciamo tutto l’anno, a maggior ragione a novembre in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”.  

VIOLENZA E PANDEMIA

I dati della violenza di genere sono aumentati durante la pandemia. Lo sostiene, fra le altre fonti, una ricerca dell’Istat che analizza le chiamate al numero verde 1522 nel periodo compreso tra marzo e giugno 2020. “Seguendo un suggerimento fornito a livello internazionale, le informazioni raccolte dal numero verde contro la violenza e lo stalking possono fornire alcune evidenze relative all’andamento del fenomeno della violenza domestica durante il periodo della pandemia” spiega l’Istat. 

Questi i dati a livello nazionale: nel periodo compreso tra marzo e giugno 2020 i numeri delle chiamate sia telefoniche sia via chat è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+119,6%), passando da 6.956 a 15.280. Sono, invece, diminuite le chiamate fatte per errori non intenzionali (703) e per errori voluti, quelle fatte per scherzo (3.585) o semplicemente per molestare (766), volte a denigrare la funzione di aiuto e supporto del 1522. La crescita delle richieste di aiuto tramite chat è quintuplicata passando da 417 a 2.666 messaggi.

I DATI TOSCANI

Analoga la situazione registrata in Toscana, come confermano i centri antiviolenza. Oltre all’aumento degli episodi di violenza, a causa della pandemia sono numerosi i casi di percorsi di autonomia delle vittime che erano stati avviati prima dell’emergenza e si sono dovuti interrompere. Le storie dei CAV raccontano di vittime che avevano iniziato un lavoro e sono state costrette a lasciarlo a causa della crisi economica, mentre anche per i minori l’interruzione della scuola ha avuto un contraccolpo decisamente negativo.

UNICOOP FIRENZE PER IL CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE

L’emergenza sanitaria ha così fatto aumentare anche i costi di gestione dei servizi e delle case di accoglienza. Un problema al quale la campagna La Buona Spesa è Buona due volte di Unicoop Firenze cerca di dare alcune prime risposte.

Il tema della violenza di genere è comunque già rientrato nella campagna Nessuno Indietro della cooperativa. Parte dei 2,2 milioni di euro che la cooperativa ha messo a disposizione delle associazioni di volontariato del territorio sono stati investiti in progetti per il contasto alla violenza sulle donne, sia a livello di prevenzione, sia per le vittime e i bambini che escono da una situazione di disagio.

Related Post