Aumento record del 16% degli acquisti di birra delle famiglie che si classifica con la bevanda che fa registrare il maggiore aumento nel 2020 anche se il boom nel carrello non compensa il crollo dei consumi provocato dalle chiusure di pub, bar, ristoranti e pizzerie ma anche il blocco di fiere, sagre e dello street food. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea relativi ai primi sei mesi dell’anno. I consumi fuori casa per pranzi, aperitivi e cene sono stimati in calo del 48% nel 2020 con una drastica riduzione dell’attività che – sottolinea la Coldiretti – pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, a partire dal vino alla birra dove la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato.
Ad essere duramente colpite sono le birre artigianali con una brusca inversione di tendenza rispetto – sottolinea la Coldiretti – al successo fatto registrare in Italia dove si verificata una moltiplicazione di iniziative imprenditoriali con 862 birrifici agricoli e artigianali, in aumento del 330% negli ultimi dieci anni. Si stima infatti complessivamente – precisa la Coldiretti – un dimezzamento delle vendite per le birre artigianali nonostante il balzo fatto registrare dal commercio elettronico
II consumo della birra artigianale – continua la Coldiretti – è diventato negli anni sempre più raffinato e consapevole con specialità altamente distintive e varietà particolari: dalla birra aromatizzata alla canapa a quella pugliese al carciofo di colore giallo paglierino, dalla birra senza glutine al riso Carnaroli del Piemonte a quella con la zucca, dalla birra con le arance di Sicilia a quella con le scorze di bergamotto, da quella alla ciliegia a quella con le fragole, da quella al miele di erica alla birra con le prugne e non mancano neppure la birra aromatizzata al pane e quella al grano saraceno. Si tratta di realtà molto spesso realizzate da giovani che sono i più attivi nel settore con profonde innovazioni che – continua la Coldiretti – vanno dalla certificazione dell’origine a chilometri zero al legame diretto con le aziende agricole ma anche la produzione di specialità altamente distintive o forme distributive innovative come i “brewpub” o i mercati degli agricoltori di Campagna Amica.
Riduzione o sospensione delle accise, aiuti alla digitalizzazione per la vendite on line e la sterilizzazione dell’Iva – conclude la Coldiretti – sono alcune delle misure urgenti per salvare il settore secondo il Consorzio Birra Italiana che riunisce le migliori realtà produttive nazionali.