Partito ieri dal Mulino di San Giovanni in Persiceto – Società del Gruppo Holding Pivetti – il carico di farine dirette a Reggio Emilia e Senigallia. La donazione arriverà a destinazione oggi pomeriggio presso le 10 diocesi reggiane e subito dopo nelle successive 10 senigalliesi. Di qui, la distribuzione alle famiglie che in questo periodo hanno maggiori difficoltà economiche.
Entrambe le località, individuate da Caritas, riceveranno il medesimo quantitativo di farina nelle varianti tipo 0 e 00 “Linea Everyday”, l’equivalente, in totale, di 2 milioni e mezzo di rosette!
Molini Pivetti non è nuova a iniziative di solidarietà. Dall’inizio della pandemia ha infatti aderito a diversi progetti rivolti proprio alle fasce più disagiate della popolazione, tra gli altri ricordiamo quello a carattere nazionale in collaborazione con Croce Rossa Italiana.
Nel mese di Novembre l’Azienda si è inoltre distinta per il lancio, sicuramente originale, di un programma a favore della ristorazione, altro comparto fortemente colpito negli ultimi mesi. Il Molino ha deciso infatti di farsi carico per circa un mese delle spese di delivery di tutti i locali affiliati a “Io e la mia città”, portale che coinvolge 8 comuni fra Emilia-Romagna e Lombardia.
Iniziativa sicuramente unica nel suo genere, nata appunto con l’obiettivo di incentivare le consegne a domicilio attraverso l’azzeramento delle spese di trasporto.
Fra i maggiori produttori di sfarinati in Italia, la famiglia Pivetti è stata e continua a essere vicina concretamente ai cittadini che più hanno risentito della mancanza di reddito e della crisi conseguente ai lunghi periodi di lockdown. “Cerchiamo di dare il nostro contributo – afferma l’Amministratore Delegato Gianluca Pivetti – alle famiglie che si trovano sempre più in difficoltà. Nessuno può rimanere indifferente alle immagini di questi giorni, bambini in fila per un pasto caldo. Credo sia il momento più buio che la nostra generazione abbia mai attraversato. Chi è nella possibilità, deve aiutare.”
Il Gruppo Pivetti non ha mai interrotto la produzione e la distribuzione di farine durante il lockdown, adottando tutte le necessarie misure di protezione fra i suoi dipendenti e lavoratori, per assicurare la costante fornitura di un bene primario ed essenziale, soprattutto in questo periodo difficile.