Si avvia alla conclusione il primo dei tre turni del sondaggio più atteso del settore: si vota per il “Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza“. Sin dall’apertura delle votazioni, il 13 dicembre scorso, il pubblico ha dimostrato entusiasmo, partecipazione e una chiara volontà di dare il massimo sostegno ai candidati in lizza per il titolo. Ecco perché nel giro soltanto di due settimane è già stata ampiamente superata la soglia dei 130.000 votanti.
Il “Premio Italia a Tavola“, giunto alla 13ª edizione, prevede anche quest’anno sei categorie di candidati: Cuochi, Pizzaioli, Pasticceri, Sala e Hotel, Barman, Opinion leader. 36 i candidati in ciascuna categoria, per un totale di 216 nomi. L’obiettivo dell’iniziativa? Come sempre, da 13 anni a questa parte, premiare l’attività svolta dai professionisti in gara per la valorizzazione del settore, senza creare rivalità o classifiche di merito, ma al contrario rafforzando lo spirito di squadra e dando risalto alle tante figure professionali che ogni giorno si impegnano per tenere alta la qualità dell’accoglienza e del Made in Italy a tavola.
Realizzare il sondaggio in un anno come questo poteva sembrare una scelta audace. La pandemia di Covid-19, da cui l’Italia non è ancora uscita, ha messo in ginocchio la nostra economia e il settore dell’accoglienza e della ristorazione è senza dubbio tra quelli che stanno pagando il prezzo più alto, non solo in termini di perdita di affari, ma anche per le sempre più numerose cessazioni di attività. Imprenditori, lavoratori, consulenti o tecnici di questo settore con tenacia, convinzione e serietà hanno dimostrato un coraggio e una professionalità incredibile nell’affrontare la situazione drammatica di questi mesi. A loro sarà affidato il compito di gestire nel post covid una ripresa che non potrà non passare dai locali che sono da sempre il simbolo dello stile di vita italiano.
Per questo, soprattutto quest’anno, il Sondaggio per il Personaggio dell’anno non poteva mancare. È l’occasione per ricompattare un mondo che nello spirito di squadra trova le sue basi e che ci rappresenta tutti come italiani. Attraverso i candidati del sondaggio, Italia a Tavola vuole rendere simbolicamente onore a tutti i professionisti e dare valore a tutta la filiera dell’agroalimentare. Un Made in Italy che oggi non dobbiamo fare arretrare rispetto alla qualità che è stata raggiunta negli anni. Votare – basta un click – è un modo per essere vicini a tutti loro e sperare in un futuro positivo.
Come si vota nel sondaggio 2020
Questo il calendario dei turni del nuovo sondaggio:
• 1° turno dalle 00.00 del 13 dicembre 2020 alle 12.00 del 4 gennaio 2021
• 2° turno dalle 18.00 del 4 gennaio alle 12.00 del 25 gennaio 2021
• 3° turno dalle 18.00 del 25 gennaio alle 12.00 del 15 febbraio 2021
In tutti e tre i turni, il voto si effettua esprimendo da 1 a 3 preferenze in almeno una delle 6 categorie di candidati. Ogni utente potrà quindi votare fino a un totale di 18 candidati in ognuno dei 3 turni. Si potrà votare una sola volta per turno (come nelle passate edizioni del sondaggio, operazioni di voto scorrette saranno individuate e non influiranno sul regolare svolgimento delle votazioni; usando più di una volta lo stesso IP, o attivando meccanismi per far aumentare i numeri in maniera illecita, i voti saranno automaticamente invalidati). Indipendentemente dal numero di preferenze espresse (da 1 a 18 in totale), ogni votante sarà conteggiato una sola volta per turno. Ogni volta che un turno termina, al successivo saranno azzerati tutti i numeri: i candidati che si saranno qualificati ripartiranno da zero voti, così come il conteggio del numero dei votanti (lo scorso anno il numero dei votanti è cresciuto ad ogni turno, passando dai 215.312 del 1° turno ai 237.166 del 2°, fino ai 272.729 del 3°).
Premiazioni da recuperare
Come i lettori di Italia a Tavola sanno, per ovvie ragioni non si sono potute tenere le premiazioni dei vincitori dello scorso anno (Antonio e Vincenzo Lebano nella categoria Cuochi; Lorenzo Sirabella per i Pizzaioli; Luca Montersino per i Pasticceri; Paolo Porfidio nella categoria Sala e Hotel; Cinzia Ferro per i Barman; Chiara Maci nella categoria Opinion Leader). Lo stop imposto dal lockdown lo scorso marzo ha messo in standby un evento che Italia a Tavola negli anni ha organizzato in maniera sempre più articolata e partecipata, insistendo sull’importanza del ritrovarsi, del fare squadra, dello stare insieme in maniera conviviale. Essendo impossibile la realizzazione di qualsiasi evento in presenza per ragioni di sicurezza, le premiazioni dei vincitori del Premio Italia a Tavola 2019 sono state dunque rimandate, con la promessa di realizzarle non appena ci saranno le condizioni.
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