(GamberoRosso.it) Ristoratori in allarme, aziende instabili e sottocapitalizzate, imprenditori costretti a ripensare progetti validi solo fino a qualche giorno prima. Catastrofe o prova di iniziazione per affrontare il futuro che verrà? Forse entrambe le cose. L’emergenza sanitaria ci ha mostrato che, di fronte a una crisi di portata internazionale, la comunicazione enogastronomica non può permettersi di andare in blackout: in questo frangente abbiamo visto agenzie e liberi professionisti rimboccarsi le maniche una volta di più, con l’intraprendenza e il pensiero allenato di chi è avvezzo a confezionare strategie su misura per i propri clienti. E, dato che sono scesi in campo con tutte le loro risorse – sfidando il Covid a colpi di strumenti digitali, problem solving e nervi saldi – abbiamo voluto dedicar loro queste pagine del primo numero del 2021.
La comunicazione enogastronomica nel 2021: come cambierà?
Dalle testimonianze riportate qui di seguito si evince che niente sarà più come prima: lo scenario attuale impone di rimodulare il tono di voce, offrire maggiore sicurezza al pubblico e mettere al centro il fattore umano. Perché promuovere un ristorante, un’azienda o una piccola attività produttiva significa dar risalto alle persone che ci lavorano, dai cuochi agli imprenditori, dai camerieri agli artigiani e ai produttori. Significa tradurre in parole, esperienze e immagini il loro impegno quotidiano, trovando la chiave giusta per raccontarlo al pubblico.
Ma come hanno reagito i professionisti della comunicazione al dilagare della pandemia? Quali difficoltà hanno riscontrato nei mesi scorsi, e quali saranno chiamati a superare in quelli successivi? Qui trovate le loro risposte: righe dense di riflessioni, spunti e contenuti che mettono nero su bianco idee e ipotesi per il futuro. Se è vero che la necessità affila le armi, questo è il momento adatto per trovare soluzioni nuove in attesa di tempi migliori. Con un’unica certezza: the show must go on.
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Comunicazione enogastronomica 2021. Illustrazioni di Gianluca Biscalchin
2021: tutte le previsioni dei comunicatori del food
Ab-Comunicazione – Milano
Stiamo notando che i nostri clienti ci chiedono soprattutto di continuare a dialogare efficacemente con i vari target, dai giornalisti ai consumatori. Per loro la relazione con noi è ormai continuativa e profonda, quindi, oltre a una fisiologica riduzione di attività, non abbiamo registrato alcun calo di richieste, in realtà. Comunque, è poco probabile che nei prossimi mesi si ripeta la situazione di panico cui abbiamo assistito a marzo scorso. Sicuramente il rapporto con la clientela sarà improntato a una maggiore serenità, mentre noi saremo più pronti, flessibili e tempestivi nel fornire il nostro supporto. Quest’emergenza ci ha insegnato sia a leggere il contesto e i numeri prima di agire, che a essere più audaci e intraprendenti. Nel 2021? Gli approcci della comunicazione e del marketing continueranno a evolversi con fluidità come hanno sempre fatto finora.
Anna Barbon
Alessia Rizzetto – Milano
Di fronte all’emergenza abbiamo registrato tra i clienti un immobilismo causato dalla paura e ci siamo subito attivati per supportare il settore della ristorazione con un progetto solidale, Italia Keeps On Cooking. Spesso abbiamo dilazionato i pagamenti affinché il nostro servizio continuasse a essere percepito come un valore aggiunto, non un costo fisso da sostenere. La ristorazione è cambiata e con essa anche il modo di raccontarla: non si pianifica più nel lungo periodo, bisogna sapersi muovere velocemente al momento. La differenza la fanno le idee e la coerenza nel messaggio che si vuole veicolare. Nel 2021 sarà importante trovare sinergie per valorizzare le qualità di ogni player. Forti dei contatti coltivati negli anni, noi professionisti saremo chiamati a sviluppare progetti in grado di portare un reale valore aggiunto ai brand che rappresentiamo.
Alessia Rizzetto
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Allumeuse Comunicazione – Firenze
Ciò che stiamo vivendo è in continua evoluzione, tanto da non permettere di elaborare un’unica strategia per il futuro. Di strategie ne occorrono diverse. E bisogna individuare gli strumenti più efficaci. Durante la fase della grande emergenza abbiamo cercato di sostenere i clienti nella comunicazione social per consolidare i valori che li identificano e altrettanto fondamentale è stato monitorare cosa succedesse nel mondo. Per il futuro? Il mercato non dà certezze, ma smettere di raccontarsi significherebbe scomparire. Bisogna quindi personalizzare il messaggio, approfondire lo storytelling e impegnarsi in progetti trasversali. Crediamo che il 2021 sarà un anno di rinascita, i cui effetti si sentiranno però non prima dell’estate. La selezione sarà inevitabile tra tutti gli operatori del settore, ma chi rimane in piedi avrà ancora più bisogno di comunicare.
Giuseppe Ceccarelli e Alessandra Montana
Apollo Strategic Communications – Londra
La pandemia ha causato un significativo ridimensionamento dei bilanci per il turismo gastronomico. Abbiamo dovuto adottare soluzioni creative, trovare nuovi clienti e impararne la cultura. La nostra forza è la determinazione del nostro team internazionale, con alle spalle solide esperienze e buoni rapporti con i media in tutto il mondo. Nel 2021 ci troviamo di fronte ai danni economici causati dalla pandemia e, per noi londinesi, l’incertezza della Brexit. La ripresa delle pubbliche relazioni richiederà del tempo: non ci aspettiamo di organizzare viaggi stampa e conferenze fino alla prossima estate. Tuttavia, un nostro cliente nel mercato alimentare vegano sta andando bene: i confinamenti hanno dato alle persone l’occasione di riflettere sulle implicazioni etiche del cibo. Ci aspettiamo un inizio del 2021 con contratti di lunga data che magari andranno a chiudersi, ma anche approcci interessanti da parte di nuove aziende.
Rob Blackhurst e Roberta Bonometti
Aromi Group – Verona
Consulenza e soluzioni: queste le richieste dei clienti a inizio lockdown. Stavamo già evolvendo verso la consulenza, ma l’emergenza ha accelerato questo cambiamento. In futuro prevediamo una modifica delle richieste: occorrerà abbandonare il ruolo di semplici comunicatori per abbracciarne uno più complesso. Da marzo a oggi la consulenza è stata la skill più importante e siamo convinti lo sarà sempre più in futuro, tanto che abbiamo ampliato il nostro staff in questa direzione. Cosa mancava nella comunicazione finora? Novità, non tanto tecnologiche, quanto una vera e propria mutazione nel modo di fruire delle tecnologie e degli strumenti comunicativi disponibili. Nei prossimi mesi i contenuti stessi andranno a mutare per adattarsi a questi cambiamenti. Il futuro è ormai qui.
Morgan Babsia
QUESTO È NULLA…
Nel mensile di gennaio del Gambero Rosso abbiamo raccolto le testimonianze di molti altri comunicatori (questa è solo la lettera A!): ognuno propone una “ricetta” diversa per affrontare l’anno nuovo, ma tutti concordano sugli obiettivi da raggiungere. Quale sarà il filo conduttore della comunicazione enogastronomica nei prossimi mesi? Proviamo a rispondere individuando le migliori soluzioni a disposizione dei professionisti per affilare le armi. E poi, vi segnaliamo le tendenze food più interessanti da tenere d’occhio nel 2021!
Fonte https://www.gamberorosso.it/notizie/che-2021-sara-rispondono-50-comunicatori-del-food/