Lo spreco alimentare si combatte dal campo alla tavola. E’ questa la filosofia di Cirfood, impresa cooperativa italiana attiva nella ristorazione collettiva, commerciale e nei servizi di welfare aziendale, che, guidata dalla visione ‘Feed the Future’, sceglie di puntare sullo sviluppo sostenibile in linea con i principi della Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare. Tali azioni si basano su un modello di impresa che fa leva sull’economia circolare: dalla produzione fino al servizio, valutando l’intero ciclo di vita dei prodotti. In coerenza con questo percorso, Cirfood ha scelto di aderire all’Alleanza per l’Economia Circolare, insieme a 17 grandi imprese tra le più importanti nei rispettivi settori.
“Per noi la lotta allo spreco alimentare è colonna portante e fondamentale per concretizzare la nostra visione di business. Cirfood lavora costantemente allo sviluppo di soluzioni innovative per ridurre gli sprechi alimentari e la Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare ci ricorda quanto sia importante fare la nostra parte come impresa e, parallelamente, educare soci, dipendenti, clienti e studenti a una corretta educazione ambientale e a corretti stili di vita”, commenta Maria Elena Manzini, csr manager di Cirfood.
Diverse le iniziative per contrastare lo spreco a tavola. Tra queste il patto contro lo spreco alimentare promosso da Too Good To Go: l’impresa ha, infatti, scelto di partecipare a quest’alleanza virtuosa tra aziende, supermercati e consumatori volta ad abbattere gli sprechi alimentari nei prossimi 3 anni. All’interno del Patto, Cirfood ha scelto di aderire alle azioni ‘Azienda Consapevole’ e ‘Consumatore Consapevole’ in linea con il percorso di partnership avviato nel novembre 2020 con Too Good To Go che prevede l’introduzione delle ‘Magic Box’ nei locali Rita: delle bag con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi, rimasti invenduti a fine giornata. L’iniziativa, nei primi 3 mesi di attività, ha permesso di evitare lo spreco di 635kg di Co2.
Ci sono poi le bag antispreco nelle scuole: Gli studenti possono portare a casa pane e frutta non consumati in refettorio grazie a bag in tessuto o carta realizzate ad hoc, un progetto di educazione alimentare e ambientale che vuole coinvolgere i giovani nella lotta contro gli esuberi alimentari e far crescere in loro una maggiore consapevolezza sull’importanza del consumo consapevole.
Con ‘Food shuttle’, Cirfood ha ideato un laboratorio edu-tech per fare scoprire ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado il valore degli alimenti e del territorio, l’origine dei prodotti, la biodiversità, la lotta agli sprechi e l’educazione al gusto. Il laboratorio mira ad avvicinare i bambini ad un consumo consapevole del cibo, inteso come valore, nutrizione e cultura e allo stesso tempo rendendoli protagonisti di un’esperienza di ricerca ed esplorazione nell’universo del cibo.
Infine, ‘Nutriamo la scuola’, è il progetto ha previsto l’osservazione di diverse variabili legate al servizio di ristorazione scolastica alla riapertura delle scuole a settembre, con l’applicazione dei protocolli anti Covid-19, ma non solo. Grazie alla ‘Settimana del Cibo’, i bambini hanno immaginato il cibo del futuro, ripensandolo per bisogni e desideri di domani, anche in un’ottica di lotta allo spreco, ritrovando un contatto diretto con la natura.
Tante altre le iniziative per contrastare lo spreco nelle fasi di approvvigionamento e logistica. ‘Quanta stock and go’ è la soluzione centralizzata per la supply chain sostenibile che ha permesso a Cirfood di ridurre gli sprechi nella logistica. Il sistema di demand forecasting e di ottimizzazione dell’inventario si basa su algoritmi di intelligenza artificiale che Cirfood ha implementato nel 2020. Tramite la piattaforma, l’impresa può pianificare attentamente sia la fase di produzione che di approvvigionamento. L’obiettivo è ridurre gli sprechi del 15% e di 111 tonnellate lo stoccaggio in magazzino.
Inoltre, Cirfood, presente in 73 province in Italia, ha attivato accordi con onlus ed enti caritatevoli (Banco Alimentare, Caritas, Last Minute Market) in tutto il paese per donare eventuali materie prime in eccedenza. Nel 2019 sono state distribuite oltre 76mila pietanze. In questo modo si raggiungono due obiettivi: evitare lo spreco di alimenti ancora commestibili e sostenere le realtà impegnate nel garantire a tutti il diritto a un’alimentazione sana, generando al contempo un alto valore sociale.
Infine, l’azienda collabora con l’Associazione Solidarietà ‘progetto Azione Solidale’. Nel primo periodo emergenziale l’impresa, grazie anche ai propri fornitori, ha potuto donare a enti caritatevoli emiliani circa 2 tonnellate di materi prime, utilizzate per la preparazione di oltre 2.500 pasti per i più bisognosi.