L’Italia riscopre i propri prodotti alimentari e una certa passione per la cucina. Secondo alcune analisi di settore, la richiesta di strumenti professionali per la cucina e di prodotti tipici per ricette originali è aumentata vertiginosamente durante lo scorso anno. Il tempo passato a casa ha, quindi, portato molti a riscoprire passioni antiche e ad investire sia in quantità che in qualità sull’agroalimentare.
Riscoprendo molti piatti delle cucine regionali più amate, la Puglia non poteva non essere chiamata in causa. I piccoli produttori pugliesi hanno quindi intensificato la propria presenza sul web, sia per raggiungere gli acquirenti cosiddetti di quartiere, sia italiani residenti in altre regioni o altre nazioni.
L’attenzione al brand e alla filiera
A prescindere dalla situazione emergenziale, il web si è dimostrato il luogo adatto per valorizzare adeguatamente i prodotti del territorio. Fuori dalla frenesia della GDO e dei supermercati è possibile valutare e confrontare ogni singolo prodotto. Si tratta di una dilatazione dei tempi molto apprezzata dai consumatori, i quali hanno l’occasione di poter valutare con serenità la filiera e la qualità del prodotto acquistato.
Un esempio della corretta comunicazione e dell’apertura al web è offerta dall’azienda salentina Maninpasta prodotti tipici. L’impresa con sede a Sternatìa, comune nel cuore del Salento, si propone tramite il proprio shop online di far conoscere e apprezzare specialità agroalimentari del territorio, prodotte sia da piccole realtà locali, sia da brand del territorio che operano nel rispetto della tradizione.
È una vera e propria boccata d’aria per il settore, fortemente fiaccato dal calo delle presenze turistiche locali e internazionali, ma anche un’occasione formidabile per il brand Made in Italy, sempre più apprezzato entro i confini nazionali.
Un hub per la promozione del territorio
È noto come il cibo, in molte regioni italiane, non sia mai un prodotto che cammina in solitaria. L’intuizione di Maninpasta e di altre imprese che lavorano nel settore è stata proprio quella di essere un polo culturale prima che commerciale. Non esistono prodotti tipici che non vadano conservati o cucinati in pentole o recipienti della tradizione. Ecco perché gli store locali hanno iniziato a collaborare anche con realtà di artigianato del territorio per vendere una storia insieme al prodotto.
Il web, dunque, ha reso possibile per un italiano residente a oltre 1000 km dal “tacco d’Italia” fare una vera e propria esperienza culturale e gastronomica dal salotto di casa propria. È una vera e propria rivoluzione che, a regime, non potrà far altro che dare opportunità di guadagno ad aziende locali e potenziare il brand Made in Italy, risorsa tra le più preziose a nostra disposizione.
Fonte: Immediapress