Stando ai dati dell’Istat ben il 29% delle famiglie italiane non reputa l’acqua corrente domestica affidabile nonostante un blind test di Legambiente del 2018 abbia dimostrato come l’acqua del rubinetto non presenta alcuna differenza rispetto a quella imbottigliata se non quella di offrire una chance per essere sostenibili e rispettosi verso l’ambiente.
Sodastream concentra inoltre tanti dei suoi sforzi comunicativi nello sfatare i “falsi miti” che storicamente in Italia demonizzano l’acqua del rubinetto senza alcun valido motivo:
- L’acqua del rubinetto è sicura. Vero. La prima condizione di un’acqua potabile è l’assoluta sicurezza per la salute, garantita già dalla falda. L’acquedotto e la rete vengono monitorati costantemente per verificare il rispetto scrupoloso dei parametri microbiologici, chimici e fisici stabiliti per legge.
- L’acqua del rubinetto ha un cattivo sapore. Falso. Si tratta di una percezione assolutamente personale. Alcune persone si lamentano per il sentore di cloro, ma si tratta di un difetto risolvibile: per eliminarlo basta raccogliere l’acqua in una brocca e lasciarla decantare per qualche minuto. Essendo un elemento volatile, si disperderà facilmente nell’aria, scomparendo dall’acqua.
- Il calcare dell’acqua del rubinetto è dannoso per la salute. Falso. Il calcare è composto da calcio e magnesio che, non solo non fanno male, ma anzi contrastano l’osteoporosi. Gli studi clinici hanno addirittura messo in luce che c’è una correlazione positiva tra la durezza dell’acqua e la minor incidenza di problemi cardiovascolari.
- L’acqua del rubinetto ha molto sodio. Falso. La maggior parte delle acque potabili ha un contenuto medio-basso di sodio. In ogni caso, la quantità fornita dall’acqua ha un impatto irrilevante rispetto a quella assunta attraverso gli alimenti. Basti pensare che una scatoletta di tonno o una mozzarella ne apportano già 2.5 grammi, mentre per assumerne la stessa quantità, attraverso l’acqua, ne servono circa 15 litri!
Qui di seguito i consigli per ridurre il consumo di acqua a livello domestico:
- Ridurre lo spreco d’acqua domestico, ricordandosi di chiudere il rubinetto. La più classica delle accortezze: chiudere sempre il rubinetto quando ci si fa la barba o ci si lava i denti.
- Lavarsi sotto la doccia fa consumare cinque volte in meno della vasca da bagno e quindi almeno 1.200 litri d’acqua all’anno.
- Prendere in considerazione l’acquisto di un riduttore di flusso. Ne esistono in commercio diversi tipi, e con alcuni modelli il risparmio di acqua può arrivare fino al 60 per cento.
- Diminuire la quantità dei rifiuti. Una singola bottiglia dei gasatori Sodastream può essere utilizzata per circa 3 anni facendo risparmiare ad ogni famiglia fino a 2000 bottiglie e lattine ogni anno.
- Utilizzare elettrodomestici sostenibili come lo spremiagrumi a mano o il gasatore dell’acqua che non ha bisogno di elettricità.