Evitare gli sprechi e imparare a praticare la raccolta differenziata sono azioni fondamentali per sostenere il pianeta.Ma quanto ne sanno i nostri bambini? Cosa significa per loro fare la raccolta differenziata, e soprattutto, la sanno fare? Pare proprio di sì. Il riciclo si impara da piccoli e in famiglia.
E’ quanto emerge da una ricerca* condotta daFondazione Louis Bonduelle, attiva in Italia dal 2004 per favorire un’evoluzione sostenibile dei comportamenti alimentari, nel rispetto dell’umanità e del pianeta.
In occasione della Giornata Mondiale del riciclo, la Fondazione ha svolto un’indagine con lo scopo di indagare quanto i nostri bambini siano consapevoli di che cosa significhi riciclare e perché sia importante farlo.
Parola d’ordine: riciclo
Secondo l’indagine di Fondazione Louis Bonduelle, effettuata su un campione di famiglie composte da genitori con figli sotto i 14 anni, la sostenibilità è un valore e una pratica più che familiare per la maggior parte degli intervistati, in un’ottica connessa al cibo e al suo riciclo. Emerge, infatti, un’importante consapevolezza: praticare la raccolta differenziata è uno dei comportamenti fondamentali da adottare per prendersi cura dell’ambiente. Si tratta di famiglie che già da tempo hanno adottato uno stile di vita più green e attento all’ambiente in generale, prediligendo – ad esempio – l’acquisto di prodotti di aziende attente alla sostenibilità (circa il 50%). C’è dunque una sempre maggiore consapevolezza nei gesti quotidiani, dal momento della spesa fino alla raccolta differenziata, che conferma la tendenza rilevata negli ultimi anni e che vede gli italiani sempre più attenti.
E i bambini? Sempre più consapevoli e coinvolti
E’ importante che fin da piccoli i bambini siano coinvolti nel processo di smaltimento. E il lavoro più grande, si sa, inizia tra le mura domestiche. Nel 68% dei casi gli intervistati hanno coinvolto anche i propri figli nell’adozione di pratiche sostenibili: nel 92% delle famiglie intervistate i bambini aiutano a fare la raccolta differenziata, e addirittura un 61% dichiara che i propri figli sono soliti farla tutti i giorni.
Piccoli adulti crescono. Nella maggior parte dei casi sono anche autonomi e collaborano con piacere insieme alla famiglia (60%). Una autonomia accompagnata anche da consapevolezza: più della metà dei bambini è a conoscenza dell’importanza di prendersi cura dell’ambiente, e l’86% dei casi è consapevole che la raccolta differenziata è parte fondamentale del processo di tutela del mondo che ci circonda.
Promossi i ruoli di famiglia e scuola. Nella maggior parte dei casi, infatti, i primi insegnamenti arrivano dall’ambiente familiare, ma anche le istituzioni scolastiche risultano essere una realtà che riveste un ruolo importante nel percorso di sostenibilità dei più piccoli. Emerge così che nelle scuole l’insegnamento delle buone pratiche è più diffuso di quanto si creda, grazie alla presenza di programmi di sensibilizzazione e la pratica della raccolta differenziata (53%).
I dati sono incoraggianti, ma le famiglie si aspettano ancora di più. Infatti, in molti (73%) concordano sulla necessità di sviluppare ulteriori programmi o progetti dedicati alla sensibilizzazione, un percorso per formare con ancora maggior consapevolezza i bambini di oggi. Ad aiutare in questo i centri ricreativi, i centri sportivi e la scuola come ad esempio con l’inserimento nel programma scolastico di un corso specifico sull’importanza della tutela ambientale (70%).
L’analisi della Fondazione Bonduelle racconta, quindi, di bambini consapevoli, per gran parte grazie all’insegnamento delle famiglie, sempre più attente alla sostenibilità e pronte a guardare al futuro con fiducia: i due terzi degli intervistati è convinto che grazie a una buona cultura della sostenibilità e la trasmissione di questi valori, i bambini di oggi saranno adulti migliori di noi in futuro, più attenti a preservare e tutelare l’ambiente.