“Sono ottimista per natura perché il nostro è un gruppo solido che ci permette di guardare al futuro con serenità, confidiamo nella prossima estate. Ma è stato un anno molto difficile e certo l’emergenza covid si sta protraendo più del previsto complice la terza ondata e un piano vaccini che non sta procedendo speditamente”. Così Camilla Lunelli, direttore della comunicazione dell’azienda vinicola omonima, intervistata dall’Adnkronos, parlando della azienda che ha nel suo ‘portafoglio’ rinomati brand, primo fra tutti il re delle bollicine Ferrari e una visione ampia del beverage passando dagli zero gradi alcolici dell’acqua minerale Surgiva ai vini fermi di tenute Lunelli al Prosecco di Bisol fino ai 50 gradi della grappa Segnana.
La pandemia ha colpito anche questo premiato gruppo italiano che nel 2020 è calato del 20% sul 2019 e come Ferrari del 15%. “Dopo la batosta iniziale – afferma – nel 2020 abbiamo avuto un’estate in cui le vendite sono ripartite a ritmi incredibili, questo resta un segno importante che lascia intendere come la voglia di convivialità esploderà quando riprenderà a lavorare la ristorazione”.
Una nota interessante sulle vendite nel 2020 è che i prodotti di altissima gamma hanno tenuto bene e questo osserva Camilla Lunelli, alla guida dell’azienda insieme ad altri 3 cugini, “non fa che confermare che la pandemia ha aumentato le disuguaglianze, chi poteva comprarsi grandi vini ha continuato a farlo mentre chi doveva stare attento già prima è stato costretto ad abbassare la fascia di prezzo prova ne è che nei supermercati le bollicine di fascia bassa sono cresciute molto a scapito dello champagne”.
“Globalmente siamo molti esposti al canale ‘fuori casa’, – afferma la manager – tranne Ferrari che ha una presenza significativa anche in Gdo, tutti gli altri nostri brand vanno quasi esclusivamente in quel canale e quindi abbiamo sofferto molto”. “Abbiamo cercato di correre ai ripari rinforzando la nostra presenza sull’ e-commerce che però anche se è cresciuto a 3 cifre in termini percentuali, i numeri assoluti sono ancora poco significativi”.
Il brand Lunelli più internazionale e più esposto ai mercati esteri è Prosecco Bisol 1542 ed essendo la Gran Bretagna il primo mercato, tra Brexit e covid, “è stato un anno durissimo”. Comunque Lunelli va avanti e anzi ha confermato tutti gli investimenti produttivi in essere dall’ampliamento delle cantine Ferrari a Trento all’estensione dei vigneti nonché ha annunciato poche settimane fa di portare il Ferrari Trento Doc sul podio della Formula Uno per i prossimi tre anni.