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Lun. Dic 23rd, 2024

Economia circolare e sostenibilità sono al centro del primo Circular economy report redatto dal Gruppo Hera per Fruttagel, a seguito del protocollo Hera Business Solution siglato nel 2020 tra le due aziende. Con l’accordo, la multiutility ha messo le proprie competenze, e quelle delle numerose società del Gruppo, al servizio di questa primaria azienda nazionale del settore agro-industriale alimentare, per supportarla, con una proposta multiservizio, nel raggiungere risultati di circolarità sempre più elevati e sfidanti lungo l’intera filiera produttiva, ampliando la gamma dei servizi già forniti e potendo così contare sui benefici derivanti dal fatto di avere un interlocutore unico.

Con Fruttagel è iniziata quindi un’attività di consulenza lungo tutto il processo di trasformazione industriale a cui vengono sottoposte ogni anno 160 mila tonnellate di frutta e verdura. L’economia circolare, infatti, è un concetto che spesso si associa solo al campo dei rifiuti ma in realtà è trasversale a ogni ambito e riguarda, quindi, anche un uso virtuoso ed efficiente dell’acqua e dell’energia.

È stato presentato in questi giorni il primo report sui risultati e i progressi ottenuti nel 2020 grazie ai servizi messi a disposizione dal Gruppo Hera, tra cui la gestione dei rifiuti e dell’impianto di depurazione, la fornitura di acqua e connettività dati che si arricchiscono quest’anno con l’adesione di Fruttagel alla proposta per la fornitura di energia elettrica ai due stabilimenti di Alfonsine (Ra) e Larino (Campobasso). Il report in particolare si è soffermato sui benefici raggiunti in ambito economia circolare, rigenerazione delle risorse ed efficienza energetica nello stabilimento Fruttagel di Alfonsine.

Diminuiscono del 17,5% i rifiuti non pericolosi prodotti e le emissioni di anidride carbonica

Nel primo ambito, la produzione dei rifiuti è stata analizzata con lo scopo di ridurli e massimizzarne il recupero di materia o energetico. Hera ha proposto soluzioni con questi obiettivi concordando con Fruttagel piani di miglioramento e fornendo nel contempo una consulenza normativa per la gestione in ottica di economica circolare. In questo modo, nel 2020 i rifiuti non pericolosi generati per ogni tonnellata di prodotto finito sono stati 12,1 kg, in diminuzione del 17,5% rispetto al 2019, e sono stati tutti recuperati sotto forma di materia ed energia. Avendo sottratto i rifiuti alla discarica sono così state evitate emissioni pari a oltre 190 tonnellate di anidride carbonica.

Diminuisce del 7% la produzione di fanghi e sale al 30% l’acqua recuperata

Gli interventi di efficientamento proposti dal Gruppo nella gestione del depuratore aziendale dello stabilimento di Alfonsine hanno portato a un miglioramento nell’utilizzo delle risorse per la depurazione dei reflui, riducendo anche la produzione stessa dei fanghi, che sono diminuiti del 7% per ogni metro cubo di refluo trattato rispetto all’anno precedente. Anche il recupero delle acque in uscita dal depuratore, che una volta filtrate e disinfettate vengono impiegate per usi tipo lavaggio di piazzali e attrezzature sono arrivate quasi al 30% in aumento rispetto all’anno precedente.

I consumi energetici del processo depurativo ridotti del 29%

Sempre ad Alfonsine, sul fronte dell’efficienza energetica, invece, anche l’energia consumata per la depurazione dei reflui si è ridotta del 29% per ogni metro cubo di refluo trattato rispetto all’anno precedente con un calo delle emissioni di gas serra sui volumi trattati pari a circa 150 tonnellate di anidride carbonica, grazie agli interventi di efficientamento realizzati. Anche il datacenter, grazie a un’autoproduzione da fonti rinnovabili del 30% del fabbisogno energetico, ha il 20% di emissioni in meno di CO2 rispetto alla media dei datacenter.

Il Circular economy report per rendicontare e misurare la sostenibilità

La misurazione e la rendicontazione sono fattori sempre più cruciali per essere competitivi sul mercato, anche in termini reputazionali. Attraverso i numeri è possibile analizzare meglio i propri processi e impatti, mettere in campo azioni di miglioramento e rendicontare in maniera trasparente ai propri stakeholder.

Il primo Circular economy report realizzato per Fruttagel sui dati 2020 non solo fotografa i risultati delle attività già implementate ma vuole essere un punto di partenza dal quale avviare nuove opportunità di miglioramento nello spirito del protocollo Hera Business Solution sottoscritto, con soluzioni integrate, energetiche e ambientali, sostenibili e chiavi in mano studiate ad hoc, con l’obiettivo di disegnare, insieme all’impresa, nuove opportunità di crescita, per contenere quanto più possibile i costi a carico della comunità, dell’ambiente e delle future generazioni, puntando sulla rigenerazione delle risorse naturali, sull’allungamento del ciclo di vita utile dei beni e delle risorse, sullo sviluppo di competenze per un utilizzo efficiente della materia.

“Questa partnership con Fruttagel rappresenta un ulteriore tassello nello sviluppo di azioni concrete di economia circolare messe in campo dalla nostra azienda per la transizione energetica e la neutralità di carbonio – commenta Andrea Ramonda, amministratore delegato di Herambiente – e i risultati lo dimostrano. Il contributo integrato delle varie società specializzate del nostro Gruppo ci consente di offrire alle aziende un interlocutore unico, per indirizzarle verso obiettivi di sostenibilità sempre più sfidanti e consistenti, mettendo a disposizione soluzioni a 360° che riguardano tutti gli ambiti”.

“Questo è solo un primo importante passo- commenta Stanislao Giuseppe Fabbrino, presidente e amministratore delegato di Fruttagel – oggetto del protocollo d’intesa siglato tra le aziende. Inoltre, proprio in questo periodo, ci stiamo focalizzando sul piano industriale triennale con particolare riferimento agli investimenti relativi ai processi di utilizzo, approvvigionamento e gestione di energia, metano, acqua, vapore, rifiuti e sottoprodotti con una visione di medio periodo che richiede un forte apporto di competenze sia sugli orientamenti legislativi che sulle evoluzioni tecniche riguardanti i temi dell’economia circolare. Colgo l’occasione per ringraziare Hera che ci sta supportando con i suoi migliori esperti per rendere il più possibile efficiente e virtuoso l’uso di queste risorse”.

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