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Dom. Dic 22nd, 2024

Nestlé sta proseguendo col suo impegno a raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050 e, tra le diverse aree di intervento, la riduzione dell’impronta di carbonio delle principali materie prime agricole – come il cacao, il latte e il caffè – svolgerà un ruolo fondamentale.

Compiendo un importante passo in avanti, gli scienziati di Nestlé – attraverso incroci di varie specie – hanno creato una nuova generazione di varietà di piante di caffè a bassa emissione di carbonio, che sfrutta la naturale biodiversità delle piante senza ricorrere ad alcun intervento di modificazione genetica (OGM).

Rispetto allo standard, le due nuove varietà di Robusta offrono una resa fino al 50% in più per albero. Questo consente una maggiore produzione di caffè a parità di superficie agricola, fertilizzante ed energia utilizzata, contribuendo dunque a una riduzione fino al 30% dell’impronta di CO2e (biossido di carbonio equivalente) dei chicchi di caffè verde.

Dal momento che il 40-80% delle emissioni di CO2e per produrre una tazzina di caffè sono riconducibili alla filiera dei chicchi di caffè verde, queste varietà innovative potranno contribuire a ridurre in maniera significativa l’impronta di carbonio associata al consumo di caffè.

Una di queste nuove varianti di Robusta con resa fino al 50% in più è già stata sperimentata con successo ed è attualmente coltivata in America Centrale. Queste nuove varietà consentiranno agli agricoltori di aumentare il proprio reddito, permettendo loro di coltivare più caffè a parità di terra, in modo più sostenibile e con una minore impronta di carbonio.

Allo stesso modo, Nestlé sta sviluppando nuove varietà di Arabica ad alta resa, coltivate con l’obiettivo di resistere meglio alla “ruggine del caffè”, un parassita che ha devastato le piantagioni di caffè in America. Anche in questo caso, la nuova gamma contribuisce a una resa più alta a parità di fertilizzante e di terreno utilizzati.

Inoltre, gli scienziati di Nestlé hanno sviluppato anche una varietà di pianta di caffè resistente alla siccità, attualmente in fase di sperimentazione nei campi dell’Africa Centrale, che garantirebbe una resa fino al 50% in più per pianta in condizioni di stress idrico da moderato a grave. Tutto ciò permetterà di continuare a coltivare il caffè anche nelle aree colpite dal cambiamento climatico.

Stefan Palzer, Chief Technology Officer (CTO) di Nestlé, ha dichiarato: “Grazie all’esperienza dei nostri scienziati nella selezione e nella coltivazione classica e facendo leva sul nostro ricco assortimento di varietà di caffè, siamo stati in grado di creare questa nuova generazione di piante di caffè a basse emissioni di carbonio e resistenti alla siccità. In questo modo, contribuiremo in maniera significativa alla riduzione delle emissioni di CO2e legate al consumo di caffè. Inoltre, permetteremo agli agricoltori delle aree colpite dal cambiamento climatico di continuare a produrre un ottimo caffè“.

Il lavoro sulle nuove varietà di piante è condotto dal Centro di Ricerca Nestlé per le scienze vegetali a Tours, in Francia. Attraverso la coltivazione classica, gli scienziati creano continuamente varietà di caffè di qualità superiore, che vengono poi testate nelle aziende agricole sperimentali dell’azienda in America Latina, Africa e Asia. Infine, le nuove piantine vengono riprodotte e distribuite agli agricoltori di tutto il mondo attraverso i programmi di approvvigionamento sostenibile di Nestlé e le partnership con istituti e cooperative agricole locali.

Dal 2011, Nestlé ha distribuito 235 milioni di piantine di caffè ad alte prestazioni attraverso il Nescafé Plan e le nuove varietà sono state incluse in questo programma di approvvigionamento sostenibile.

Per maggiori dettagli: A breakthrough in coffee breeding

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