Monini è una delle aziende più etiche e green in Italia: a decretarlo l’indagine promossa da Il Sole 24 Ore e Statista. Con il riconoscimento di Leader della Sostenibilità 2021, l’azienda spoletina entra del ristretto gruppo di aziende del made in Italy del mondo Food&Beverage (11 in tutto, di cui Monini è l’unica del settore olio) che si candidano a diventare guide, leader appunto, dell’evoluzione del modo di fare impresa.
Per il riconoscimento vengono valutati diversi indicatori, tra cui emissioni, produzione di rifiuti, pratiche di riciclo, consumi energetici, utilizzo di fonti rinnovabili, sicurezza sul lavoro, opportunità di crescita e formazione, presenza femminile, impatto dei progetti sociali e di welfare. Monini ha spiccato soprattutto per l’investimento in innovazione, dalle tecnologie per l’agricoltura di precisione che permettono di non sprecare l’acqua fino alla tracciabilità dei prodotti dal campo alla tavola.
Il riconoscimento, commentano Maria Flora e Zefferino Monini, terza generazione alla guida dell’azienda, “avalla l’impegno che abbiamo scelto di assumerci verso le future generazioni e nei confronti di tutto il settore della produzione olearia, consapevoli che l’Italia dell’olio sia chiamata nei prossimi anni a uno sforzo di maturità”.
L’impegno dell’azienda verso il futuro si è già tradotto nel 2020, anno del centenario, nel suo piano di sostenibilità, un progetto decennale da 25 milioni di euro di investimenti, che apre “un nuovo modo di fare impresa e creare sviluppo” e che, oggi, per rendere ancora più chiari i suoi obiettivi, assume il nome programmatico di “A Hand for the Future”. Simbolo, una mano che continuerà a produrre “Una spremuta di olive”, ma si impegna anche a sorreggere il mondo, verso un futuro migliore.