In questo scenario, lo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura e la gestione efficace delle risorse ittiche appaiono fondamentali, così come il rispetto degli standard rigorosi.
Findus, leader in Italia nella produzione e commercializzazione dei prodotti surgelati, ha deciso ormai da tempo di investire sullo sviluppo dell’acquacoltura come strumento per tutelare la salute degli oceani riducendo la pressione sugli stock di pesce selvaggio. Dopo il continuo impegno dimostrato per la salvaguardia dei mari, ottenendo il marchio blu di pesca sostenibile MSC (Marine Stewardship Council), Findus si sta infatti impegnando nel promuovere pratiche di allevamento ittico virtuose, attraverso il marchio verde di acquacoltura responsabile ASC (Aquaculture Stewardship Council).
Dopo il Salmone, l’Orata e il Branzino, un nuovo prodotto va ad allargare la range di pesce naturale: la Trota Iridea Capitan Findus. Con quest’ultima referenza, anch’essa certificata da Acquacoltura responsabile ASC, oltre il 95% della produzione complessiva di pesce Findus è oggi certificata MSC e ASC, con l’obiettivo di arrivare al 100% entro il 2025. Inoltre, nel rispetto dei propri standard di qualità, l’Orata, il Salmone, il Branzino e la Trota Iridea Capitan Findus sono allevati senza utilizzare né mangimi OGM né antibiotici.
Findus ha a cuore la salute del pianeta: la confezione dei Fiori di Trota Iridea è riciclabile e realizzata con cartoncino proveniente da foreste gestite in maniera responsabile, certificato FSC.
L’ACQUACOLTURA COME ALTERNATIVA SOSTENIBILE: ANCHE LA TROTA IRIDEA OTTIENE IL BOLLINO ASC
L’acquacoltura rappresenta un’altra forma di contrasto alla pesca intensiva, soprattutto se praticata in modo virtuoso e controllato: ma come si fa a stabilire se l’allevamento è davvero sostenibile? Il marchio ASC nasce per venire incontro a questa esigenza di trasparenza: l’Aquaculture Stewardship Council (ASC) è un’organizzazione internazionale indipendente senza scopo di lucro che stabilisce requisiti rigorosi per l’acquacoltura responsabile, spronando i produttori ittici a minimizzarne l’impatto ambientale e sociale. Se l’acquacoltura non è ben gestita può avere infatti una serie di effetti negativi, tra cui l’inquinamento delle acque, l’interruzione degli ecosistemi locali e condizioni
di lavoro sfavorevoli. Le aziende che rientrano nel programma ASC e che ottengono il marchio verde sulla confezione, come per la Trota Iridea Capitan Findus, impiegano standard altamente qualitativi in un’ottica di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Infatti, gli standard ASC esigono che gli allevatori riducano l’impatto ambientale, proteggano la fauna selvatica e sostengano
le comunità locali. Gli allevamenti certificati ASC inoltre forniscono un buon nutrimento alle trote, proteggono la biodiversità, assicurano tracciabilità e trasparenza, monitorano costantemente la qualità dell’acqua e limitano l’utilizzo di prodotti chimici.
IL PERCORSO DI SOSTENIBILITÀ DI FINDUS
L’attenzione alla sostenibilità e l’impegno per avere materie prime approvvigionate in modo sostenibile fanno parte di un percorso che Findus porta avanti da tempo in tutti i campi, agricolo e ittico. Nel 2018 infatti l’azienda ha aderito a SAI (Sustainable Agriculture Initiative), un’organizzazione no profit internazionale che si occupa di agricoltura sostenibile, con oltre 130 membri nell’industria agro-alimentare in tutto il mondo.
A partire dal 2019 Findus ha iniziato a far verificare da ente terzo la sostenibilità del 90% dei volumi totali di vegetali utilizzando lo schema di verifica FSA (Farm Sustainability Assessment) creato da SAI Platform. L’impegno è quello di raggiungere il 100% di vegetali da agricoltura sostenibile entro il 2025, secondo lo schema di verifica FSA.