“Alla Conferenza episcopale italiana (Cei) va il nostro grazie per averci assegnato una persona di alto spessore per valorizzare nell’attività quotidiana lo storico legame della Coldiretti con la dottrina sociale della Chiesa e con gli insegnamenti del Santo Padre Francesco”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’esprimere soddisfazione per la nomina di Mons. Nicola Macculi alla carica di Consigliere ecclesiastico nazionale della Coldiretti, la maggiore associazione italiana ed europea di agricoltori. Una nomina che – sottolinea Prandini – testimonia la grande considerazione della Chiesa italiana verso Coldiretti e il suo ruolo in un momento difficile per il Paese in cui diventa ancora più importante avere saldi punti di riferimento.
Monsignor Nicola Macculi, 60 anni, pugliese, originario di San Pietro Vernotico in provincia di Brindisi, è stato ordinato sacerdote il 28 settembre 1985 dopo aver frequentato il seminario regionale di Molfetta, nel 1987 ha conseguito la licenza in Scienze sociali all’Università Gregoriana di Roma e nel 1998 gli è stato assegnato il Dottorato di ricerca in Scienze sociali all’Università San Tommaso d’Aquino. Il suo viaggio pastorale – spiega la Coldiretti – è iniziato nel 1987 come vice parroco alla Parrocchia di San Giovanni Battista a Lecce, dal 1992 al 1997 è stato aiutante di studio presso la segreteria generale e collaboratore dell’ufficio problemi sociali e del lavoro della Cei a Roma dove si è occupato anche delle Giornate mondiali dei giovani con il Papa, dal 1997 al 2008 gli è stata assegnata la responsabilità della Parrocchia di San Giovanni Battista a Lecce dove ha seguito fino alla sua realizzazione il progetto per la costruzione della nuova chiesa. Dal 2008 al 2019 – spiega Coldiretti – Mons. Nicola Macculi ha diretto l’Ufficio della Pastorale sociale e del lavoro a Lecce e ha guidato la Parrocchia di San Nicola a Squinzano. Dal 2010 a oggi è stato consigliere ecclesiastico della Coldiretti regionale della Puglia e dal 2012 è docente di Dottrina sociale della Chiesa e sociologia della religione presso l’Istituto superiore di scienze religiose “Don Tonino Bello”. Dal 2019 è Parroco di Santa Maria della Porta a Lecce e vicario episcopale per il settore della testimonianza della carità della Caritas Diocesana di Lecce.
In base al primo articolo dello Statuto la Coldiretti ispira la propria azione alla storia e ai principi della scuola cristiano sociale e la figura del Consigliere Ecclesiastico si colloca entro questa specifica identità con una rete di consiglieri ecclesiastici diffusa in ogni Provincia del territorio italiano. In quanto espressione della sollecitudine pastorale della Chiesa per la formazione dei laici nel mondo del lavoro il Consigliere ecclesiastico – spiega Coldiretti – opera ai diverse livelli, per mantenere rapporti di collaborazione con la CEI, l’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro e tra le singole Federazioni della Coldiretti, i Vescovi e le strutture diocesane che animano la pastorale sociale e del lavoro.
“Si tratta di una figura fondamentale per la vita della nostra associazione” conclude il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “la presenza del Consigliere ecclesiastico è la conferma tangibile dell’impegno della Coldiretti nel sociale di fronte alle nuove emergenze provocate dalla pandemia Covid”.