Nato nel 1831 per volere del torrefattore Antonio Pedrocchi e dell’architetto Giuseppe Japelli lo storico “Caffè senza porte”
Era il 9 giugno 1831, quando per la prima volta si inaugurò nella sua attuale conformazione architettonica il Caffè Pedrocchi di Padova, voluto dal torrefattore Antonio Pedrocchi e realizzato sul progetto dell’architetto Giuseppe Japelli.Per celebrare i suoi primi 190 anni il Caffè Pedrocchi, diventato nel tempo un essenziale punto di riferimento per la vita culturale e sociale padovana nonché bene artistico capace di attrarre un vasto pubblico italiano e internazionale, annuncia una grande giornata celebrativa dedicata a cittadini e turisti che andrà in scena mercoledì 9 giugno 2021 e vedrà il coinvolgimento di artisti, istituzioni e pubblico. Si inizierà la mattina, con una degustazione gratuita del nuovo espresso del Pedrocchi per continuare poi nel pomeriggio con l’aperitivo gratuito firmato dallo chef Giuliano Tonon e, a seguire, con live performance di pittura e musica e concludere i festeggiamenti durante la serata, con una grande Cena di Gala benefica, servita nel plateatico e nelle Logge del Piano Nobile, a supporto degli artisti che nel corso degli anni si sono esibiti al Pedrocchi. Un importante momento di incontro per festeggiare il Caffè padovano che ha “ospitato” l’inizio dei Moti Risorgimentali italiani che hanno poi portato all’Unità d’Italia, è sopravvissuto a due Guerre Mondiali, e che per la prima volta nella sua storia lo scorso anno ha dovuto chiudere le porte a causa della pandemia da Covid-19. “È un grande onore dirigere uno dei più importanti Caffè Storici italiani, simbolo del ricco fermento artistico, sociale e culturale che da sempre caratterizza il nostro Paese” – Dichiara Manolo Rigoni, Direttore del Caffè Pedrocchi – “Da quasi duecento anni il Pedrocchi è il “cuore” di Padova e ogni giorno lavoriamo per riconfermare il suo ruolo centrale nella vita dei cittadini che affollano le sale storiche, e nell’offerta turistica della città, con migliaia di turisti che, ogni anno, vengono da tutto il mondo a godere dell’esperienza unica che il Caffè offre, a cui da oggi si aggiunge anche una nuova miscela esclusiva.”Dalla sua inaugurazione nel 1831 e fino al 1916 il Caffè Pedrocchi è stato sempre aperto, giorno e notte, diventando così uno dei famosi “tre senza”di Padova: il Santo senza nome; il Prato senza erba; il Caffè senza porte. Centro nevralgico della vita sociale padovana, il Pedrocchi si è sin da subito affermato come salotto culturale e luogo di trattative commerciali ma anche di riunioni massoniche, feste e balli, ospitando intellettuali e illustri letterati nelle sue Sale: la Bianca che ricorda i Moti Risorgimentali con una targa celebrativa che incornicia un proiettile dagli austriaci conficcato nel muro, la Rossa con il bancone dell’Ottocento dove ogni giorno va in scena il rito del caffè al banco, e la Verde, sempre aperta per i cittadini meno abbienti che potevano riscaldarsi e incontrarsi senza l’obbligo di consumazione e che secondo il folklore locale ha dato i natali all’espressione “essere al verde”. Ricordato da Stendhal, che ne La Certosa di Parma scrisse «È a Padova che ho cominciato a vedere la vita alla maniera veneziana, con le donne sedute nei caffè. L’eccellente ristoratore Pedrocchi, il migliore d’Italia.», il Pedrocchi ha visto passare nelle sue sale Ippolito Nievo, Giovanni Prati, Arnaldo Fusinato, Alfred De Musset, George Sand, Téophile Gauthier, Gabriele d’Annunzio, Eleonora Duse, Filippo Tommaso Marinetti e molti altri. Passato sotto la proprietà del Comune di Padova nel 1891 per volontà di Domenico Cappellato Pedrocchi (figlio adottivo di Antonio Pedrocchi), dal 2014 il Pedrocchi è gestito da Fedegroup, nel rispetto del testamento che recita: «Faccio obbligo solenne e imperituro al Comune di Padova di conservare in perpetuo, oltre la proprietà, l’uso dello Stabilimento come trovasi attualmente, cercando di promuovere e sviluppare tutti quei miglioramenti che verranno portati dal progresso dei tempi mettendolo al livello di questi e nulla tralasciando onde nel suo genere possa mantenere il primato in Italia». “Gestire il Caffè Pedrocchi è motivo di grande orgoglio per la nostra azienda, e siamo felici di celebrare questo importante anniversario accanto al Comune di Padova e alla Direzione del Caffè” Dichiara Roberto Imperatrice, Amministratore Delegato di Nabucco Holding, società proprietaria di Fedegroup – “In questi 7 anni abbiamo lavorato costantemente per offrire al pubblico un’esperienza immersiva nei sapori e nei profumi del Caffè Pedrocchi, della sua storia e della sua tradizione culinaria. Dal celebre Caffè Pedrocchi in tazza grande alla Torta Pedrocchi, che uniscono l’aroma del caffè con le note olfattive e i sapori di cacao e menta, passando per le proposte per il pranzo, l’aperitivo e la cena, ogni dettaglio è stato studiato per regalare un autentico “assaggio” del Pedrocchi e siamo molto felici del riscontro ricevuto dal pubblico di passaggio e dai cittadini che ogni giorno scelgono il Caffè senza porte.”Il programma delle celebrazioni:Ore 10.30 – 12:30 – Caffè PedrocchiDegustazione gratuita della nuova miscela Pedrocchi Ore 14:00 – 19:00 – Caffè Pedrocchi, Corner di Poste ItalianeDistribuzione gratuita delle cartoline riportanti il logo Caffè Pedrocchi 190, sulle quali verrà apposto l’annullo filatelico con timbro realizzato per la ricorrenza depositato presso l’archivio storico di Poste Italiane. Ore 17:30 – Caffè Pedrocchi, Corner DivorossoAperitivo gratuito con liquore Divorosso, a base di infuso di Radicchio Rosso di Treviso IGP Tardivo, firmato dallo chef Giuliano Tonon. Ore 18:00 – Caffè Pedrocchi, PlateaticoLive performance dell’artista padovana Carolì, all’anagrafe Carolina Bianco, che realizzerà un’opera dedicata all’anniversario. Ore 20:00 – Caffè Pedrocchi, Plateatico e Logge del Piano NobileCena di Gala placeè con menù dedicato alla ricorrenza firmato dagli chef del Caffè. Parte dei proventi della cena e l’intera somma raccolta con le donazioni del pubblico saranno destinati agli artisti e alle artiste che si sono esibiti al Pedrocchi.