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Gio. Dic 19th, 2024

Come parte di una più ampia trasformazione ecologica, Carrefour Italia promuove un confronto aperto sulle nuove strategie da attuare per la diffusione di modelli di produzione, distribuzione e consumo più responsabili. In occasione dell’evento, è stata presentata la prima edizione italiana delle Settimane della Transizione Alimentare, per favorire una filiera maggiormente responsabile grazie al coinvolgimento di produttori, consumatori e attori del mondo agri-food.

La lotta ai cambiamenti climatici e la tutela dell’ambiente richiede il coinvolgimento di tutta la catena del valore alimentare, dalle istituzioni alle aziende, dalle associazioni alle organizzazioni internazionali fino al mondo della ristorazione e ai consumatori, nell’adozione di nuove pratiche di produzione, lavorazione, distribuzione e consumo responsabili. E’ con questa premessa che Carrefour Italia ha organizzato un momento di confronto con alcuni importanti stakeholder istituzionali – nazionali e internazionali – per discutere delle strategie e dei prossimi passi volti a favorire una vera e propria Transizione Alimentare per Tutti, mettendo a fattor comune l’importanza della lotta ai cambiamenti climatici e la tutela del nostro pianeta, e riflettere sull’importante ruolo che ciascun attore della filiera può avere per il raggiungimento di questo obiettivo. 

L’occasione per questo importante incontro, è stata il programma All4Climate – Italy 2021 – promosso dal Ministero della Transizione Ecologica da “Connect4climate” della World Bank, con la partecipazione della Regione Lombardia e del Comune di Milano, in vista dei lavori preparatori della COP26 e per promuovere il 2021 come l’anno della transizione climatica.

L’evento, ospitato da Christophe Rabatel, CEO Carrefour Italia, ha visto la partecipazione di Zitouni Ould-Dada, Deputy Director Office of Climate Change, Biodiversity and Environment (OBC), FAO; Fabio Rolfi, Assessore al Verde e Agricoltura della Regione Lombardia; Angelo Riccaboni, Coordinatore del Gruppo di lavoro sul Goal 2 (Zero Fame) di ASviSCristina Bowerman, Chef una stella MICHELIN di Glass Hostaria e Presidente di Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto.

In occasione dell’evento è stata presentata la nuova edizione italiana delle due Settimane della Transizione Alimentare, iniziativa promossa da Carrefour a livello globale dal 2020 che punta a sensibilizzare e diffondere buone pratiche lungo tutta la filiera del cibo. Le prime due settimane, in programma dal 17 al 30 giugno 2021, prevedono il coinvolgimento di prodotti di fornitori per lo più italiani, scelti per le loro caratteristiche sostenibili che, attraverso la firma di un Patto di impegno e co-responsabilità, condividono l’obiettivo di lavorare in sinergia con Carrefour per la Transizione Alimentare per Tutti. 14 giorni interamente dedicati alla sensibilizzazione dei consumatori e dei produttori su come i nostri stili di vita possano mitigare gli effetti del cambiamento climatico attraverso la produzione e il consumo responsabile e consapevole del cibo 

La transizione alimentare rappresenta una scelta inevitabile per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici, per tutelare il nostro pianeta e per favorire un consumo più responsabile – commenta Christophe Rabatel, CEO di Carrefour Italia–  La GDO ha un ruolo centrale per la promozione di questo cambiamento radicale e per questo, noi di Carrefour, vogliamo essere un punto di riferimento per l’intera filiera, promuovendo momenti di confronto e di scambio virtuoso. In questo processo, si inseriscono Le Settimane della Transizione Alimentare, che coinvolgono tutta la catena del valore, dai nostri fornitori – che sono chiamati a firmare un vero e proprio “Patto” di impegno sullo sviluppo sostenibile – fino ad arrivare ai nostri consumatori. Perché solo insieme possiamo costruire un futuro migliore per tutti noi e per il nostro pianeta”.

“Filiera corta, lotta allo spreco, trasparenza sulla sicurezza alimentare: sono tre pilastri delle politiche messe in campo dalla Regione Lombardia in questi anni. – ha dichiarato Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi della Regione Lombardia – La transizione alimentare passa anche da questi presupposti, abbinati a una agricoltura che in Lombardia è sempre più green. Non è solo una questione etica, ma anche una richiesta del mercato. I consumatori sono sempre più attenti alla sostenibilità ambientale dei cicli produttivi, alla territorialità e alla sicurezza alimentare che i nostri prodotti sanno garantire” commenta Fabio Rolfi, Assessore al Verde e Agricoltura della Regione Lombardia.

“La domanda di cibo e risorse naturali è destinata ad aumentare per soddisfare le esigenze della popolazione mondiale in veloce crescita. Per raggiungere questo scopo in modo efficiente e sostenibile, dobbiamo trasformare il sistema agroalimentare rendendolo più resiliente al clima e sostenibile, concretizzando gli Accordi di Parigi e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU. Questa trasformazione richiede collaborazione e innovazione tra tutti gli attori, incluso il settore privato, nello sviluppo di nuove soluzioni dirompenti e sostenibili, come ad esempio l’adozione di soluzioni digitali in agricoltura. Dobbiamo sfruttare il potere della tecnolgia e dei giovani come promotori del cambiamento per affrontare il cambiamento climatico e sconfiggere la fame. Dobbiamo assicurarci che nessuno sia lasciato indietro, in particolare le comunità più vulnerabili come i piccoli coltivatori, le donne e le nuove generazioni. L’iniziativa della FAO ‘Mano nella mano-Piattaforma di dati geospaziali’ è un esempio di come possiamo accelerare la trasformazione in agricoltura, accelerando lo sviluppo rurale in chiave sostenibile e innovativa grazie ai dati e alle informazioni, soprattutto nei paesi più poveri” sottolinea Zitouni Ould-DadaDeputy Director Office of Climate Change, Biodiversity and Environment (OBC).

“Per dare un supporto concreto nella transizione agroalimentare verso la sostenibilità dobbiamo sostenere le piccole e medie imprese, di cui è in larga parte costituito il settore agrifood italiano, e far comprendere che tale passaggio porterà vantaggi  sociali ed economici. L’innovazione tecnologica, colturale, organizzativa e sociale può dare risposte concrete e soluzioni in grado di conciliare piccole dimensioni delle imprese, sostenibilità e redditività. In questo processo, l’Italia può giocare un ruolo di primo piano. Le molteplici esperienze di buone pratiche produttive sostenibili, la qualità delle produzioni e della nostra cucina, l’attenzione ai principi della Dieta Mediterranea, le filiere corte, le buone relazioni tra i vari attori della filiera e consumatori, le connessioni con i territori, la diffusione di produzioni biologiche sono tutti elementi identitari del sistema agroalimentare italiano. Unendo gli sforzi e grazie alla cooperazione tra imprese agroalimentari, istituzioni, cittadini e mondo della ricerca il nostro sistema agrifood può  rappresentare  un modello di riferimento per far fronte alle sfide ambientali, sociali ed economiche che riguardano il nostro Paese e la comunità internazionale nel suo complesso” prosegue Angelo Riccaboni, Coordinatore del Gruppo di lavoro sul Goal 2 (Zero Fame) di AsviS.

“Come Presidente degli Ambasciatori del Gusto, sono orgogliosa di aver promosso il progetto ‘adotta un produttore’ che si propone diversi obiettivi. La valorizzazione dei prodotti italiani é fondamentale per proteggere tradizione e biodiversitá ma anche riaffermare l’evidente stretta relazione tra ‘cuochi’ e ‘produttori’ poiché sono parte della stessa filiera” conclude Cristina Bowerman, Chef una stella MICHELIN di Glass Hostaria e Presidente di Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto.

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