L’agenzia District-9 guidata da Massimiliano Caldarini
sigla la partnership tra Findus Italia e Yourban 2030 che in un’ottica di CSR ha portato alla realizzazione di SOTTO LA SUPERFICIE: ecomurales a Tor Bella Monaca
Dal 10 giugno 2021 Roma ha un nuovo ecomurales. Il primo ad apparire sui muri di un palazzo di edilizia popolare nel quartiere italiano con la maggiore concentrazione di alloggi popolari, Tor Bella Monaca, per lanciare un messaggio: il Diritto alla Bellezza è dignità, e la dignità è un diritto.
È Sotto la superficie, firmato da Lucamaleonte, promosso dalla no profit Yourban2030 all’interno del programma RIF Museo delle Periferie di Azienda Speciale Palaexpo, con il patrocinio del VI Municipio di Roma Capitale e il supporto di Findus Italia.
È così che, in un processo importante di riqualificazione urbana permanente delle periferie, Yourban2030 prosegue la sua mission e porta “il mare” a Tor Bella Monaca con Sotto la superficie: un’intera parete di colori in omaggio alla biodiversità del mondo marino. Il primo di una serie di murales e interventi urbani che vanno a insistere specificatamente sull’edilizia popolare per elevarla e, così, arricchire di colore e creatività quei quadranti urbani popolari spesso grigi e abbandonati a loro stessi.
Prima di opera d’arte, colore ed ecomurales, Sotto la superficieè, infatti, a tutti gli effetti intervento urbano di ripristino architettonico: la parete dove è stato disegnato, in occasione del murales, grazie alla cordata, messa insieme da District-9, che ha visto insieme la no profit Yourban2030 e Findus Italia, è stato interamente ripristinato e messo a norma.
“Dove le istituzioni non possono arrivare” spiega Veronica De Angelis, Presidente di Yourban2030 “riteniamo giusto che entri in gioco l’iniziativa privata”. È nato così Sotto la superficie, come da appello lanciato dalla no profit Yourban2030, guardando alla Responsabilità Sociale d’Impresa, per l’anno dell’Economia Creativa per la Sostenibilità.
“Siamo davvero molto orgogliosi di aver preso parte a questo progetto e di avere supportato la realizzazione di quest’opera d’arte – dichiara Nicola Pasciuto, Marketing Manager Fish Findus – La sostenibilità ambientale, la responsabilità sociale e il legame con il territorio sono valori prioritari nel DNA di Findus che da anni guidano la nostra visione ed il nostro operato. È quindi venuto naturale e spontaneo prendere parte a quest’opera di rigenerazione urbana, non solo perché ha come tema centrale il mare ma proprio per il rispetto che nutriamo verso il territorio in cui siamo presenti, che si unisce alla voglia di migliorarlo continuamente”.
Quello di Findus è un legame profondo con il Lazio, visto che da oltre 50 anni la regione ospita lo stabilimento di produzione italiano a Cisterna di Latina. Un legame che ha favorito anche l’impegno concreto in vari progetti di sostenibilità ambientale e riqualificazione locale: tra questi, il progetto con il Giardino di Ninfa, dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio nel 2000, che proprio grazie al contributo di Findus può vantare oggi una manutenzione ad emissioni zero grazie all’utilizzo di attrezzi elettrici, o la collaborazione insieme a PEFC e al Gruppo “Monti Cimini e altri comprensori forestali della Regione Lazio” per l’ottenimento della certificazione di gestione forestale sostenibile di 3.000 ettari di foreste nel Lazio.
Sotto la superficie è dipinto con Airlite, una tecnologia che si applica come una pittura su qualsiasi superficie trasformando ogni parete in un depuratore naturale, riducendo gli ossidi di azoto, principale causa di morte derivante dall’inquinamento dell’aria.