UNA APP PER TURISTI AMANTI DEL VINO MA ANCHE DI ARTE E NATURA
Debutta oggi l’evoluzione dell’App PERCORSI con la sua declinazione ABRUZZO WINE EXPERIENCE, ultima tappa del progetto a sostegno dell’enoturismo a cui il Consorzio Tutela vini d’Abruzzo sta lavorando da diversi anni. In una veste totalmente rinnovata la App arriva proprio in un momento in cui si può ricominciare a viaggiare e a scoprire le tante bellezze del territorio abruzzese, a partire dai suoi vini.
“Dopo questi lunghi mesi di chiusura forzata abbiamo tutti bisogno di tornare ad assaporare la bellezza, di ritrovare le nostre radici, di avere contatti umani. Tutto questo in Abruzzo c’è e come voce narrante per accompagnare chi viene nella nostra regione abbiamo scelto il vino, in un progetto condiviso di marketing territoriale che si è concretizzato da alcuni anni con questa App che oggi presentiamo in una veste tutta nuova e arricchita nei contenuti”, racconta il presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, Valentino Di Campli.
“Con l’upgrade dell’App abbiamo focalizzato ulteriormente l’attenzione sulle esperienze enoturistiche che si possono vivere nelle nostre cantine e che i produttori hanno costruito negli ultimi mesi con l’obiettivo di dare al pubblico un ritorno sempre più emozionale”, spiega la consigliere delegata al progetto Chiara Ciavolich che aggiunge”l’interfaccia semplice e intuitiva facilita l’utilizzo della App con cui è possibile prenotare le attività proposte in azienda in coppia, con la famiglia o in gruppi di amici, anche in lingua per i turisti stranieri. Inoltre sarà possibile trovare i punti di maggiore interesse in Regione, ma anche indirizzi utili a vivere appieno il soggiorno in Abruzzo”.
Tanti percorsi tra cui scegliere: dal mare alle città d’arte alle montagne, dai laghi ai borghi agli eremi, fermandosi nelle cantine per assaporare il gusto dei vini che raccontano la storia di questa terra e per vivere delle speciali esperienze enoturistiche d’autore. Tra queste, i tanti format di degustazione con visite nei vigneti e in cantina, i picnic in vigna in numerose aziende e molti altri appuntamenti originali. Le aziende presenti sulla App – disseminate dalla Costa dei Trabocchi alle alture aquilane – hanno l’obiettivo di mostrare ai turisti le tante facce di questa terra e l’ampia proposta enologica: Montepulciano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo, Pecorino, Passerina, Trebbiano d’Abruzzo sono solo alcune delle tante proposte che arrivano dalla regione più green d’Europa.
Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo sostiene l’enoturismo regionale facendosi da sempre portavoce non solo delle eccellenze vinicole ma anche delle tante peculiarità turistiche. Si concretizza così l’ambizioso progetto di sistema per promuovere e sostenere percorsi turistici capaci di coniugare le attrattive culturali, artistiche e naturalistiche regionali con l’accoglienza delle cantine abruzzesi.
PERCORSI – ABRUZZO WINE EXPERIENCE consente di prenotare le esperienze proposte entro le 48 ore ed è disponibile con App gratuita per iOS e Android e sul sito responsive www.abruzzowineexperience.com. Il progetto coinvolge tutte le filiere impegnate nell’ambito turistico: ristorazione, accoglienza, agroalimentare, tour operator. Non finisce qui. Per promuovere e raccontare questo speciale progetto, il Consorzio ha organizzato “Straterroir“, una rassegna di eventi sul territorio con la partecipazione del pianista Michele Di Toro e la degustazione: si partirà il 22 luglio da Notaresco per poi passare da Loreto Aprutino il 30 luglio e Capestrano il 12 agosto e concludere a Fossacesia il 27 agosto.
“In questo momento di ripartenza abbiamo voluto accendere i riflettori sulla nostra regione che ha molto da offrire agli enoturisti. Nella App sono oltre una decina i percorsi proposti: dal mare alle città d’arte alle montagne, dai laghi ai borghi agli eremi, fermandosi nelle cantine per assaporare il gusto dei vini che raccontano la storia di questa terra e per vivere delle speciali esperienze enoturistiche d’autore dove il vino è si protagonista ma in maniera sempre diversa e originale“, conclude Di Campli.