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Lun. Nov 4th, 2024

Voce ai giovani negli eventi collaterali al G20 di Catania: tre under 25 di Aurora Fellows si esprimono su leadership e impatto delle nuove generazioni su ambiente e società

Si è appena concluso il G20 Istruzione di Catania, in occasione del quale i principali leader della terra coinvolti hanno potuto ascoltare non solo le voci che rappresentano il governo, i settori economici, i giovani, le donne, la società civile e la scienza, ma anche le proposte e le richieste di chi è coinvolto in prima linea nel compito di “Nutrire il Pianeta“, agricoltori e produttori di cibo in primis. Infatti, tra le sfide a cui si è cercato di dare risposta durante il summit, c’è quella di “riuscire a proteggere il nostro Pianeta, alimentando l’uomo in modo sano e prendendosi cura dell’ecosistema che ci ospita. 

Proposte su questo fronte sono arrivate da più parti, in particolare dal Future Food Institute e dalla FAO, unite nel progetto Food For Earth da una partnership a lungo termine che si è concretizzata proprio in questi giorni a Catania, coronata da una serie di appuntamenti collaterali al G20 nelle sontuose sale di Palazzo Biscari, dove queste due realtà, insieme a Isola Catania e a tanti altri partner, hanno sottolineato l’importanza di questo tema, accelerandone l’impatto.

Un evento che è stato un viaggio alla scoperta della relazione tra cibo e clima, rispetto alla formazione e al lavoro. L’educazione, infatti, è considerata lo strumento più potente per formare una classe di Food and Climate Shapers, movimento internazionale nato nel 2019, il cui modello pedagogico innovativo è stato premiato a livello internazionale.

Nel corso dell’evento tenutosi a Palazzo Biscari, Giulia, Enrico e Daniele sono saliti sul palco per dare la propria visione sul ruolo che le nuove generazioni di imprenditori devono svolgere per trovare soluzioni innovative e concrete per salvaguardare il Pianeta e continuare a garantire una corretta e sana alimentazione ai suoi abitanti.

Un punto di vista importante, perché saranno proprio ragazzi come loro, tra qualche anno, ad assumere le redini del nostro Pianeta ed è da loro in primis che deve esserci consapevolezza dell’importanza di compiere azioni e prendere decisioni che vadano nella direzione del rispetto e dell’attenzione nei suoi confronti” racconta Jacopo Mele, Ceo e founder di Aurora Fellows.

A fare la propria parte in questo, infatti, è stata proprio Aurora Fellows, il programma europeo nato dall’idea di Jacopo Mele, inserito nel 2016 da Forbes tra i 30 under30 più influenti negli ambiti della politica europea e dell’enterprise technology italiana, che offre la possibilità ai ragazzi under 20 selezionati di accedere ad un percorso di mentorship con personalità di spicco a livello internazionale. Un’esperienza che si pone l’obiettivo di formare la prossima generazione di leader e gamechanger. “Non credo vi sia una ricetta precisa per essere definito un ottimo leader, sicuramente vi sono delle caratteristiche che aiutano ad esserlo.” – Spiega Jacopo Guedado Mele – “Aurora si propone di accompagnare questi ragazzi mano nella mano alla scoperta di alcune di esse: self-awareness, coraggio, empatia” aggiunge Enrico Conforto, 21 anni, uno dei giovani Fellows della Community di Aurora, presente a Catania.

Nato da un’idea di Jacopo Mele circa 9 mesi fa, il programma può contare già su 26 Fellows selezionati attraverso un processo chiamato “Aurora Experience”. Fin dall’Aurora Experience si può immediatamente comprendere quanto Aurora sia un progetto unico nel suo genere: lettere motivazionali, endorsement di professionisti affermati e sfide di gruppo per provare a diventare Fellows. Insomma, Aurora spinge i ragazzi a mettersi in gioco fin dal primo momento: “A molti studenti capita di trovarsi annoiati o demotivati, ma spesso si tratta banalmente di non avere i giusti input. I valori aggiunti di Aurora? Le sfide e le persone che incontri. Per avere un impatto hai bisogno di input, Aurora te ne dà molti.” Aggiunge Daniele Belfiore, 20 anni, catanese.

La grande forza di Aurora proviene proprio dal forte senso di cooperazione interno alla community. “Aurora non è composta unicamente da wizard e coach, ma la sua vera forza proviene dal gruppo di fellows” prosegue Giulia Pappalardo, 20 anni, anche lei di Catania. “Alleniamo le nostre soft skill in modo pratico, interagendo tra di noi, condividendo le nostre idee e ispirandoci l’un l’altro”.

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