Sul fronte dell’occupazione per ogni dipendente, Sanpellegrino genera in maniera indiretta e indotta circa 30 posti di lavoro, per un totale di 45.387 impieghi complessivi.
Sanpellegrino, azienda di riferimento nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche, nel 2020 ha creato 2,5 miliardi di euro di valore condiviso lungo filiera in cui opera in Italia, pari a 2,8 volte il proprio fatturato (893 milioni di euro), generando un contributo equivalente allo 0,15% del PIL, in un anno in cui l’economia del nostro Paese ha risentito in modo significativo dell’impatto dalla pandemia da Coronavirus.
Questa è la fotografia scattata dallo studio “Sanpellegrino crea valore per l’Italia” realizzato da Althesys Strategic Consultant[1], che analizza le ricadute socio-economiche dell’attività del Gruppo Sanpellegrino sul Paese e sui territori in cui è presente, lungo l’intera catena produzione-consumo, nel corso del 2020. Il valore creato[2] dall’azienda corrisponde all’85,4% della produzione del settore delle acque minerali, al 39,7% della produzione di succhi e bevande analcoliche e al 2,4% della produzione dell’industria alimentare del nostro Paese.
I 2,5 miliardi di eurogenerati da Sanpellegrino hanno determinato 312 milioni di euro di ricadute dirette sul sistema socio-economico, 1.446 milioni di euro di ricadute indirette delle attività della filiera e 767 milioni di euro di ricadute indotte. Questo dato è costituito dalla ricchezza generata dai fornitori del Gruppo, pari a 197 milioni di euro, dalla produzione, pari a 411 milioni di euro, dal sistema logistico, pari a 42 milioni di euro, e dai canali di distribuzione e vendita, pari a 1.875 milioni di euro.
“Sanpellegrino persegue una politica aziendale orientata alla creazione di valore condiviso con piani industriali e investimenti che favoriscono una crescita economica, ambientale e sociale. Analizzando la nostra azienda sotto questo profilo, dallo studio Althesys emerge che ogni euro di valore condiviso creato da Sanpellegrino in fase di produzione ne genera 6,1 sull’intera filiera. Sul fronte dell’occupazione, inoltre, per ognuna delle nostre persone, la nostra azienda genera in maniera indiretta o indotta circa 30 posti di lavoro, per un totale di 45.387 impieghi complessivi”. – commenta Stefano Marini, Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino
Il 68% di questi 45.387 impieghi è stato creato all’interno della filiera, per un totale di 30.994 addetti, pari allo 0,12% degli occupati in Italia nel 2020. Il Gruppo nel 2020 ha generato, infatti, 811 milioni di euro di salari lungo la filierache corrispondono al consumo annuale medio di 26.403 famiglie e una contribuzione fiscale complessiva di 1.019 milioni di euro, pari allo 0,2% del totale delle entrate fiscali del nostro Paese. Inoltre, in un anno segnato dalla pandemia, l’azienda ha sostenuto le comunità in cui sono presenti i suoi stabilimenti e il settore dell’out of home con donazioni pari a 5,2 milioni di euro.
L’azienda, che con i suoi marchi internazionali, acqua minerale S.Pellegrino, Acqua Panna e Bibite Sanpellegrino, è presente in oltre 150 paesi, promuove da sempre attraverso i suoi prodotti il meglio del Made in Italy, creando valore per l’Italia nel mondo. Un impegno che proseguirà nei prossimi anni attraverso anche un piano di investimenti industriali di oltre 210 milioni di euro per il quadriennio 2020-2023 con l’obiettivo di continuare a favorire l’innovazione e sostenere il business e lo sviluppo dei territori in cui sono presenti le fonti.
L’impegno di Sanpellegrino si esprime anche nella salvaguardia delle risorse idriche con progetti che mirano alla valorizzazione dell’acqua, come la certificazione entro il 2023 di tutti i propri stabilimenti in Italia secondo lo standard internazionale Alliance for Water Stewardship (AWS) e il raggiungimento entro il 2022 della carbon neutrality. Sanpellegrino è stata, infatti, la prima azienda nel settore delle acque minerali a impegnarsi ad annullare le emissioni di S.Pellegrino, Acqua Panna, Levissima e delle bibite Sanpellegrino intervenendo su tutto il perimetro dei marchi, con azioni di riduzione e compensazione che comprendono l’intera gamma, nell’intero ciclo produttivo lungo tutta la filiera.