Diego e Davide Narcisi due fratelli ed un orto sinergico alle pendici di assisi, per un progetto 100% made in umbria che insegna agli chef l’arte della permacultura e i delicati equilibri della natura.
Ci sono voluti due anni per dare vita e concretezza a ciò che questi due giovani fratelli under 30, i, sognavano di realizzare su quel mezzo ettaro di terreno lasciato in eredità dal nonno.
Una laura in lingue per Diego, una in Agraria per Davide e tanta passione e determinazione, sono state le basi per intraprendere un percorso di valorizzazione del territorio in cui sono nati e cresciuti.
Un concept che racchiude una vera e propria missione: promuovere l’agricoltura attraverso la creazione di un orto sinergico in cui poter coltivare prodotti al 100% naturali.
Nasce così nel 2021 La Clarice Orto Sinergico!
In quel mezzo ettaro del nonno, dove prima trovava posto una vigna, Davide e Diego hanno iniziato a praticare la permacultura, tecnica di coltivazione sostenibile che imita il più possibile gli ecosistemi naturali per ridurre il lavoro umano e favorire la salute delle piante attraverso le relazioni benefiche tra gli ortaggi, gli alberi, i fiori, gli insetti, il suolo, ecc..
Ma la missione de La Clarice è anche un’altra, aiutare la microeconomia locale e l’identità agroalimentare umbra, simbolo della storia e cultura di questa regione, distribuendo i prodotti coltivati nell’orto sinergico esclusivamente nelle realtà ristorative del territorio più attente alla ricerca di garanzia e qualità della materia prima, per innescare un circolo virtuoso di sostenibilità ed economia circolare.
L’ORTO SINERGICO
L’identità e l’impostazione dell’azienda è rinchiusa in due concetti tra di loro quasi dicotomici:
–tradizione: il recupero della cultura contadina nella quotidianità e dei prodotti della terra come metodo di
educazione dell’individuo, sia nell’alimentazione che nella vita. Il rispetto e l’ammirazione per i modelli
insegnatici dai nostri nonni sul legame con la natura e con la terra.
–innovazione: la ricerca di tecniche moderne che valorizzino e non intacchino l’ambiente (permacultura),
e la ricerca di prodotti particolari, erbe e ortaggi provenienti da diverse aree d’Italia e del mondo, con
l’intento di ricreare nell’orto un equilibrio tra specie, sia vegetali sia animali, paragonabile a quello di un
vero e proprio ecosistema.
L’agricoltura sinergica si basa proprio sul presupposto, scientificamente confermato, che in natura tutto ha sempre funzionato alla perfezione senza la presenza dell’uomo, semplicemente assecondando ciò che naturalmente accade.
Accanto a questo fondamento, l’altro aspetto di cui tiene conto è la Consociazione. “Piantare specie differenti” è il segreto. Ortaggi che, sistemati in una stessa porzione di suolo, si aiutano a vicenda grazie alle loro caratteristiche intrinseche.
Accanto agli ortaggi, varie specie fiorite che avranno la funzione di attirare gli impollinatori e/o di respingere gli insetti dannosi.
CHEF AMBASSADOR
In pochi mesi La Clarice cresce e si organizza a tal punto da entrare in contatto e a distribuire i loro prodotti in alcuni dei migliori ristoranti umbri, riconosciuti dalle guide di ristorazione più prestigiose come Michelin, Gambero Rosso ed Espresso. Ma sono due gli chef umbri con cui intraprendono una collaborazione più stretta, in cui la mission dell’orto sinergico si è andata ad amalgamare alla vision di una cucina promotrice della territorialità, della cultura alimentare umbra e della ricerca spasmodica della qualità della materia prima.
Con Paolo Trippini, del Ristorante Trippini di Civetella del Lago – già chef Ambasciatore del Gusto Italiano e da sempre portavoce delle biodiversità dell’Umbria e della cucina sostenibile – e con Lorenzo Cantoni, chef del Ristorante Il Frantoio di Assisi – proclamato da AIRO Miglior chef dell’Olio 2021 -, Davide e Diego spostano il focus del progetto dell’orto sinergico, non limitandosi semplicemente alla fornitura dei loro prodotti ai due chef, ma realizzando in esclusiva per i loro ristoranti degli orti privati, gestendo la cura del terreno e curando la parte della semina dei prodotti, tutti studiati in linea con i gusti e le esigenze dei due chef.
La filosofia di cucina sostenibile umbra legata alla tradizione del territorio, che Paolo Trippini porta avanti da sempre, trova nei prodotti de La Clarice un elemento fondamentale per realizzare la filiera corta e sostenibile a cui lo chef Trippini guarda. Così come la produzione di essenze e piante aromatiche particolari, 100% naturali, risultano essere caratterizzanti per i piatti più spinti dello chef Cantoni, che rivisita l’Umbria culinaria in chiave contemporanea con retrogusti e note più internazionali.