Qualche giorno fa si è tenuto a Milano il convegno ‘Influencer Marketing 2021’, organizzato da UPA.
Il Presidente di UPA Lorenzo Sassoli de Bianchi ha fatto una stima degli investimenti in influencer marketing nel 2021 in Italia: 272 milioni di euro, con una crescita del +12% rispetto al 2020. A ricorrere a questa leva sono ormai quasi tutti i settori: dal fashion alla cosmetica, dalla tecnologia all’automotive, fino al largo consumo, in grande aumento nel biennio pandemico 2020/2021.
“In Italia l’influencer marketing è un mercato che si sta allargando dal fashion e dalla cosmetica, da cui è partito, ad ogni settore e oggi rappresenta tra il 3 e il 4% degli investimenti pubblicitari”, dice Sassoli de Bianchi “con una previsione di crescita che lo porterà a raddoppiare di dimensioni entro 5 anni. Le aziende – sottolinea Sassoli – quando affrontano il tema degli influencer, devono fare scelte oculate. I valori e la personalità dell’influencer dovrebbero combaciare con quelli della marca, così come la qualità dei contenuti che egli esprime e la sua correttezza nel proporli. È utile sviluppare rapporti strategici di lungo termine in modo da rafforzare la relazione tra marca e influencer”.
Per l’80% del campione UPA l’influencer marketing è un media a tutti gli effetti, che deve continuare a dimostrare risultati. Alcuni obiettivi sono stati raggiunti: la Digital Chart IAP, che ha aumentato il numero di player associati in questo comparto e la trasparenza per il consumatore, nonché una maggior focalizzazione delle aziende su metriche più solide dei semplici like e follower.