L’Azienda compie un ulteriore passo avanti per il Pianeta ponendosi nuovi obiettivi in linea con l’Accordo di Parigi per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C
Lidl Italia è consapevole che un agire sostenibile sia indispensabile per il futuro. Per questo, l’Insegna ha scelto di sviluppare una strategia per la tutela del clima che prevede il raggiungimento di target ben definiti che si basano sull’approccio scientifico dettato dalla Science-Based Targets Initiative (SBTi). Grazie a questo impegno l’Azienda contribuisce in modo significativo al raggiungimento dell’obiettivo previsto dall’Accordo di Parigi sul clima, ovvero di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C.
A partire dall’agosto del 2020, il Gruppo Schwarz di cui Lidl fa parte, ha aderito, infatti, ufficialmente alla Science-Based Targets Initiative (SBTi), impegnandosi così a stabilire traguardi da raggiungere per la tutela del clima. Nuovo tentativo…Nell’ambito di questa strategia di Gruppo, Lidl Italia ha definito con lo stesso approccio metodologico i propri target per intervenire sulla propria carbon footprint e ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 derivanti sia dai processi aziendali, che da quelli connessi alla catena di fornitura. L’Insegna della GDO oltre ad impegnarsi prima di tutto ad eliminare le emissioni o, laddove non fosse possibile a ridurle, ha deciso anche di neutralizzarle ricorrendo a progetti di compensazione diventando così clima neutrale entro il 2022.
Nello specifico, il gruppo Lidl si è posto l’obiettivo entro il 2030 di ridurre complessivamente le emissioni in tutti i paesi in cui opera dell’80%, rispetto a quelle prodotte nel 2019. All’interno di questa strategia, Lidl Italia ridurrà la propria carbon footprint del 48% entro lo stesso anno. Le emissioni oggetto di riduzione rientrano negli Scope 1 e 2 del Greenhouse Gas Protocol, ovvero si fa riferimento sia a quelle derivanti da fonti di proprietà aziendali o collegate, che quelle a indirette, relative quindi a fonti connesse all’energia acquistata da Lidl. A questo scopo, l’Azienda ha già compiuto in Italia diversi step per la riduzione delle proprie emissioni, tra cui l’utilizzo di energia rinnovabile dal 2015 e la certificazione del proprio sistema di gestione dell’energia ISO 50001 dal 2016 per tutte le strutture di pertinenza. L’impiego di energia verde ha consentito a Lidl Italia di ridurre con successo già una parte delle proprie emissioni, evitando il rilascio di 503.604 tonnellate di CO2 negli ultimi 6 anni.
Gli ambiziosi obiettivi per la salvaguardia del clima che Lidl Italia si è prefissata, si articolano in un piano che prevede anche di intervenire sulle emissioni che vengono generate a monte della catena di approvvigionamento (rientranti nello Scope 3). Per fare ciò, verranno stabiliti degli incentivi per i fornitori atti a favorire la riduzione delle loro emissioni. Ai partner commerciali, che sono responsabili per il 75% delle emissioni di questa categoria, sarà, infatti, richiesto di porsi degli obiettivi climatici entro il 2026, anch’essi in linea con i criteri fissati dalla Science-Based Targets Initiative (SBTi).
“Il cambiamento climatico è un tema che necessita di un intervento da parte di tutti. Lidl Italia, seguendo il motto “sulla via del domani,” agisce in questa direzione e ha scelto di fare della tutela del clima uno degli assi fondamentali della propria politica di CSR.” – Dichiara Massimiliano Silvestri, Presidente di Lidl Italia. – “Fissando obiettivi climatici specifici, e basati sulla metodologia Science Based Targets, abbiamo infatti scelto di adattare la nostra strategia alle più recenti ricerche scientifiche sul clima, dimostrando in modo concreto la volontà di partecipare attivamente alla soluzione del grave problema del riscaldamento globale. Si tratta di un percorso che abbiamo già avviato qualche anno fa quando abbiamo scelto di utilizzare energia rinnovabile in tutte le nostre strutture e che ora ci permetterà di contribuire ulteriormente a questa importante causa.”
Lidl Italia ha, inoltre, implementato negli anni numerose misure volte a ridurre la propria impronta di carbonio tra cui l’installazione di pannelli fotovoltaici e di impianti di luci a Led nelle proprie strutture, l’avvio di un programma per la riduzione degli sprechi alimentari, l’utilizzo di una flotta di camion a biometano e il posizionamento di colonnine per la ricarica elettrica delle automobili. A questi esempi si aggiunge l’ampliamento della gamma di prodotti clima neutrali.